La novità non sarà certamente sfuggita ai tifosi più attenti. Soprattutto di quelli che, della squadra granata, si dilettano a disquisire anche di alchimie tattiche. Colantuono, ha trascorso un’estate ad esercitare i suoi giocatori su quel modulo che prevedeva una difesa schierata a tre, il centrocampo a cinque ed un reparto offensivo a due. Sta cambiando in corso d’opera. Forse perché la rosa si è completata cammin facendo. Alcuni calciatori debbono ancora raggiungere l’ottimo della condizione. Le caratteristiche tecnico/tattiche di altri hanno suggerito all’allenatore romano soluzioni diverse da quelle iniziali. Una nuova, diversa idea tattica. La qualità e l’inventiva di Di Gennaro e la concretezza Di Tacchio hanno aperto a nuove soluzioni. Tanta roba l’ex scuola Milano a ridosso delle punte. Di Tacchio offre un contributo concreto nel puntellare il centro campo.

La squadra ne trae beneficio ed in ogni caso maggiore equilibrio tattico. Vitale, perlomeno quello attuale, non garantisce sull’esterno mancino la spinta desiderata. Colantuono lo deve aver sperimentato in allenamento. Lo ha messo in atto nel corso della gara di Lecce. L’esito, nell’espressione del gioco e del risultato, è stato positivo. Jallow va aspettato. Nel periodo trascorso in patria non deve essersi allenato a dovere. Vediamolo quando avrà raggiunto la forma migliore. Nel frattempo Bocalon cerca, sembra con successo, di cucirsi addosso quella maglia. Nei sedici metri si fa sentire. Prezioso Dijuric. Prezioso (per rendere l’idea) per il tanto lavoro sporco che produce. Fa a sportellate in avanti. Cattura palle in difesa. Eccelle nel gioco aereo. L’occhio più critico dirà che vede poco la porta avversaria, magari, ma nell’economia del gioco risulta già indispensabile.

La presenza di Marco Mezzaroma al seguito della squadra, in trasferta, non è passata inosservata. Erano forse anni che non accadeva. Mezzaroma, più vicino alla squadra, esprime “calde” sensazioni da presidente. Si concede a un messaggio senza dubbio positivo. Costruttivo. Per la squadra e per l’ambiente tutto. Venerdì, lo speriamo tutti, il Collegio di Garanzia del Coni dovrà mettere la parola fine alle assurdità vissute dal sistema calcio (non solo nella serie cadetta) in questa estate caldissima. Auguriamoci che sia la volta buona. Noi tifiamo per il rispetto delle regole attuali. La serie B a 22 squadre. Alla nuova governance del calcio italiano (sarà eletta il prossimo 22 ottobre, finalmente!) il compito di provvedere alle indispensabili riforme. Come di farci dimenticare, in tutta fretta, l’attuale commissariamento della Federcalcio dove Malagò e Fabbricini stanno imperversando con provvedimenti inadeguati. A danno del calcio italiano. E’, senza voler offendere nessuno, sotto gli occhi di tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 04 settembre 2018 alle 23:00
Autore: Vittorio Galigani
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