Come sempre, all'approssimarsi dell'anno nuovo, è inevitabile ritrovarsi a fare un bilancio dell'annata che sta per andarsene e, in casa Salernitana, non si può certo essere soddisfatti. La pesante sconfitta contro il Pescara ha di fatto chiuso un 2018 avaro di gioie per la squadra granata, che si ritrova nelle medesime condizioni di un anno fa: fresca di avvicendamento in panchina, fuori dai play-off e con una piazza in subbuglio. Cambiano i volti, ma il risultato, verrebbe da dire, resta lo stesso. Sia chiaro, una sconfitta contro un avversario di tale caratura può starci e le colpe di Gregucci, a Salerno da appena dieci giorni, sono comunque limitate, ma vedere a fine girone d'andata una Salernitana fuori dalle prime 8 non può che lasciare l'amaro in bocca, tanto più in una stagione che condurrà la Bersagliera verso il suo centenario. I buoni propositi per il 2018 sono stati, dunque, falliti e non resta che iniziare a progettare seriamente, a partire dal mercato di gennaio, il 2019, che non può in alcun modo proseguire sulla falsa riga di quanto visto finora. Dopotutto i play-off sono ancora a portata di mano e, in una Serie B tanto equilibrata e livellata verso il basso, sarebbe delittuoso non approfittarsene. Lo merita la città, la tifoseria e la storia del club.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 30 dicembre 2018 alle 23:00
Autore: Valerio Vicinanza
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