Sembra tutto un gioco, il Tar si diverte ancora, c'è chi ancora spera. La B di quest'anno sembra un campionato virtuale. Può essere a 19 ma anche a 20, persino a 22 squadre. Nel frattempo, nella B oggi reale, la Salernitana continua a viaggiare ad alta quota. D'altra parte i programmi estivi erano e rimangono proprio questi: giocarsela per un posto al sole, avere la possibilità di avere voce in capitolo per la promozione in A. Parliamoci però con franchezza. Le squadre vincenti, è vero, si costruiscono partendo dalle difese di ferro. La Salernitana, sotto questo aspetto, è più che coperta. Ha titolari e alternativi di tutto rispetto. Ma si vincono anche con attacchi, se non proprio esplosivi, almeno in grado di fare la differenza anche nelle giornate di luna storta. E qui il discorso si fa più complicato. Gli attaccanti della Salernitana fin qui non hanno convinto e poco o nulla hanno segnato. Voi vi chiederete e ci chiederete: colpa degli attaccanti oppure è la squadra a non avere una mentalità offensiva? Propendiamo, al momento, per la prima ipotesi, non mettendo in dubbio il valore generale di un tecnico come Colantuono. Arriviamo a questa conclusione: una volta messi alla prova tutti i componenti del reparto d'attacco (prime punte, seconde punte, trequartisti, esterni), andranno tirato le somme e se fossero ancora di segno negativo bisognerebbe arrivare a gennaio con l'idea già precisa di chi prendere per rinforzare il tutto. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 24 ottobre 2018 alle 23:00
Autore: Antonio Grimaldi
vedi letture
Print