É l'incubo delle squadre avversarie: quel quarto d'ora finale può trasformare completamente una partita, anche se visibilmente compromessa. Anche il Cesena ha fatto i conti con la reazione della Salernitana negli ultimi 20' di gioco. All' "Orogel Stadium-Dino Manuzzi", in inferiorità numerica, la Salernitana di Bollini ha ribaltato il risultato: da 3-1 a 3-3 nel giro di 7' grazie ai gol di Bocalon e Ricci con la possibilità di realizzare addirittura il 4-3 con Rossi poco dopo. L'ottava rimonta granata, già riuscita contro Ternana, Pescara, Pro Vercelli, Parma, Avellino, Empoli e Bari. Una reazione d'orgoglio di Vitale e soci, usciti a testa alta e tra gli applausi dei quasi 2000 tifosi granata presenti in terra romagnola.

Impossibile non menzionare proprio la torcida granata: 90' di sostegno incondizionato, anche quando la partita sembrava chiusa in favore dei padroni di casa. Ed invece così non è stato, con i seguaci dell'ippocampo scatenatisi insieme alla squadra in quei 20' di follia. Un connubio che può portare davvero lontano questa Salernitana che domenica affronterà la Cremonese, probabilmente con una invidiabile cornice di pubblico.

Infine ci sembra giusto - ancora una volta - riconoscere onori e meriti ad Alberto Bollini. La preparazione svolta dal suo staff sta dando i frutti; la squadra corre, è sempre pimpante ed in palla. Ma non c'è solo quest'aspetto. C'è anche una condizione mentale incredibile, con tutti i giocatori sull'attenti, Da segnalare in tal senso la prova dei subentrati Rossi, Di Roberto e Rizzo. Il primo s'è procurato la punizione che ha portato al gol di Ricci, il secondo ha servito a Bocalon il pallone del 3-2 ed il terzo, in pochi minuti, s'è rivelato utilissimo in fase di contenimento. Una Salernitana che deve crescere sotto l'aspetto dell'approccio, ma in quei famosi 20' finali potrà succedere sempre di tutto.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 13 novembre 2017 alle 21:00
Autore: Paolo Siotto
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