Chi sperava che queste due settimane potessero permettere allo staff tecnico di recuperare quei calciatori assenti da tempo è destinato a restare deluso, anzi l’infermeria si è ulteriormente gremita e qualche giocatore tornerà stanco dal tour estero dettato dalle convocazioni in Nazionale. In altri tempi una Salernitana incerottata a cospetto di una big del campionato avrebbe destato preoccupazione, oggi invece è tanta la curiosità nel vedere all’opera i ragazzi di Ventura in un big match che, se vinto, potrebbe cambiare clamorosamente gli scenari in virtù di un calendario successivamente più agevole. Purtroppo mancheranno in tanti: Mantovani e Akpro morderanno il freno ancora per molto, Lombardi, Billong e Kiyine quasi certamente si accomoderanno in tribuna, Heurtaux è forse il difensore più forte della B ma non è in forma e non lo sarà prima di metà ottobre, lo stesso Cerci sta bruciando le tappe ma l’inattività pregressa impone prudenza. Lo diciamo senza troppi giri di parole: la Salernitana, al completo, non avrebbe avuto assolutamente nulla da invidiare ad un Benevento grandi firme, ma lento a centrocampo e, ad ora, balbettante anche in difesa pur potendo contare su gente come Maggio, Caldirola, Volta e Letizia, per distacco il miglior esterno della categoria. Nella speranza che ci sia un arbitro equo e non un fischietto disastroso come quelli della passata stagione (nel match di ritorno gridano vendetta un gol regolare annullato a Calaiò e un rigore non concesso per la parata di Improta), la Salernitana potrà però contare su una componente fondamentale: il pubblico! Non crediamo ci saranno già i 15mila auspicati dalla proprietà, ma intorno alla squadra si sta respirando un clima bello, di coinvolgimento emotivo totale e- finalmente- di fiducia. Ventura ispira credibilità, i calciatori hanno la mentalità giusta, da tempo non si vedeva un gioco così bello, le mele marce sono state allontanate e i sei punti contro Pescara e Cosenza hanno ringalluzzito un ambiente ancora scosso da quanto accaduto l’anno scorso, forse il peggiore della storia per tanti motivi. Guai a fare voli pindarici, anche scaramanticamente il consiglio è sempre lo stesso: arriviamo a 43 punti quanto prima, godiamoci giornate di festa come quelle col Pescara, divertiamoci assistendo allo spettacolo e poi…si vedrà. Ventura è stato stratega e, dall’alto della sua saggezza ed esperienza, intervistato da una tv beneventana ha rimesso le pressioni nelle mani dei giallorossi parlando di una corazzata che affronterà “chi non può nemmeno ipotizzare di essere promosso in A. Noi dobbiamo ricostruire, lì c’è una rosa che ha sfiorato la promozione e ha tutto per battere chiunque”. Giusto così, ben venga che nessuno indichi i granata come favoriti. C’è però da chiudere un cerchio, con il terzo riscatto sportivo consecutivo dopo il 4-0 che fece andare la milza di traverso a San Matteo e quello 0-1 nel segno di Micai e dell’arbitro Abbattista accompagnato dalle ironie di qualche ex che a Salerno non ha certo fatto la differenza. Sarà pure solo la terza giornata, ma andare a Trapani con 9 punti….

Sezione: Editoriale / Data: Mer 11 settembre 2019 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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