E' innegabile, con l'acquisto di Alessandro Rosina, la Salernitana ha lanciato un chiaro messaggio alle altre ventuno compagini cadette. Quest'anno i granata daranno filo da torcere a tutti, e non saranno più la vittima sacrificale dell'avversaria di turno. L'arrivo di Rosinaldo ha fatto senza dubbio alzare l'asticella, ma guai a rilassarsi.

L'ex Zenit rappresenta sì un colpo da novanta, ma l'organico a disposizione di mister Sannino presenta ancora tante lacune. Dopo la partenza di Empereur sarà necessario reperire un altro centrale difensivo, oltre ad un terzino destro e ad un portiere che possa rappresentare una valida alternativa al confermatissimo Terracciano.

A centrocampo bisognerà chiarire la situazione legata a Bacinovic e Ronaldo, e magari pescare dal mercato un elemento di qualità che possa far dormire sogni tranquilli a mister Sannino. Resta inoltre irrisolto il problema degli esterni: se Rosina dovesse essere utilizzato sulla fascia in un 4-4-2, allora le ali a disposizione sarebbero tre: Zito, Caccavallo ed appunto Rosina. Serve dunque un altro esterno di centrocampo.

Ma non è finita qui. In attacco infatti i soli Coda e Donnarumma non possono tirare la carretta per quarantadue partite, ragion per cui sarà importante trovare dei sostituti all'altezza. Infine, bisognerà gestire in maniera oculata anche le cessioni. Il Chievo s'è rifatto avanti per Donnarumma, con un'offerta importante per il club ed il giocatore. Da un lato c'è la voglia di trattenere l'ex Teramo che però per restare vorrebbe un adeguamento dell'ingaggio che la società potrebbe garantirgli, ma non in tempi brevi. La gestione del "caso" Donnarumma sarà un importante elemento di valutazione del modus operandi della società in questo mercato che può davvero cambiare le sorti della Salernitana di Lotito e Mezzaroma. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 30 luglio 2016 alle 22:00
Autore: Paolo Siotto
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