Se prima della partita ci avessero detto che un pareggio avrebbe lasciato l'amaro in bocca, probabilmente non c'avremmo creduto. E invece la Salernitana più agguerrita e organizzata della stagione ha preso a pallonate una capolista senza idee di gioco, a segno con un rimpallo fortunoso, graziata dalla pessima direzione di Illuzzi e dei suoi assistenti e che, contro i granata al completo, deve veramente tenersi stretta il punticino. Pensare che il Benevento ha 18 punti più del cavalluccio marino fa storcere il naso e non rende giustizia ad un organico tutt'altro che inferiore alla capolista. Lombardi ha messo in crisi Letizia, Akpro ha annullato Viola, Schiattarella ci ha capito poco per 90 minuti a cospetto di un gigante come Dziczek, Caldirola non ne ha presa una su Djuric (ad ora superiore a Massimo Coda), Micai non ha dovuto fare una parata nè all'andata, nè al ritorno. Quanto rimpianto, insomma, ma un plauso all'allenatore che ha messo in campo una squadra coraggiosa, combattiva, che ha incarnato lo spirito di un pubblico che ha stravinto la sfida del tifo. In totale c'erano 11300 spettatori, 2856 provenienti da Salerno. A parti invertite non sarebbe bastato l'Arechi e ci sarebbe stata una scenografia di ben altro livello rispetto a qualche cartoncino colorato. 

Ad ogni modo, se la capolista è questa bisogna assolutamente credere nella promozione diretta. Questa Salernitana, al netto di infortuni e orrori arbitrali, sarebbe ampiamente seconda. I dati dicono che i granata hanno dato quattro gol al Pordenone, tre al Crotone, hanno pareggiato in emergenza col Frosinone prendendo gol la 95', hanno battuto due volte il Pescara e dominato per 75 minuti contro Chievo, Perugia e Spezia. E' con le piccole che si fa il salto di qualità e ora, all'Arechi, arriveranno rispettivamente Trapani, Livorno, Venezia, Pisa e Juve Stabia. Tutti punti alla portata, soprattutto se la gente inizierà ad accompagnare con passione questi ragazzi pensando a quanto si impegnano e quanto sono forti piuttosto che a plusvalenze, succursali e bilanci. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 febbraio 2020 alle 13:05
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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