La Salernitana riparte dal derby vinto ieri sera all'Arechi. Una partita che ha ricordato in un certo senso le sfide del campionato di Lega Pro di due stagioni fa, l’avversario sempre lo stesso: il Benevento. Contro i sanniti la truppa di Sannino ha trovato la seconda vittoria stagionale, ma per molti versi questi tre punti valgono doppio. È il genere di trionfo che ti dà morale, convinzione nei propri mezzi e spinta psicologica da poter sfruttare nei futuri impegni. Nella conferenza post gara Sannino ha dichiarato di aver visto una squadra “operaia”, ed effettivamente è la sensazione che abbiamo avuto un po’ tutti. Nessuno ha voluto fare il solista, tutti testa bassa e pedalare, si difende in undici e si attacca in undici. Le scelte di formazione hanno fatto scalpore: la decisione di lasciare Donnarumma, Odjer e Mantovani in panchina non è di certo passata inosservata. Ma alla fine l’allenatore di Ottaviano ha avuto ragione, l’unità prima di tutto. Certo, non sono mancate le solite leggerezze difensive, soprattutto sui calci piazzati, il gol di Lucioni lo testimonia, ma il Benevento è squadra dura a morire, ed in fin dei conti il gol lo meritava, brividi finali a parte. Detto questo, i passi avanti ci sono stati, ma più che nella qualità di gioco, è la mentalità che sembra aver trovato la giusta via. Ora questo atteggiamento va portato avanti, perché Salerno è una piazza che passa dall’entusiasmo alla depressione in poco tempo, e fin ora i granata hanno dato tutte le ragioni per avvalorare questa tesi. Per riprendere le parole di Sannino: “Non eravamo bidoni prima, e non siamo fenomeni ora”, quindi teniamo alta l’asticella della concentrazione e ripartiamo da quanto di buono fatto vedere ieri sera. Il modulo, gli interpreti, gli accoppiamenti, le strategie, il turnover, questo è il contorno. L’atteggiamento, la grinta, la devozione, questi devono essere il piatto forte, una volta capito questo la Salernitana ha tutti i mezzi per poter dire la sua in questo campionato. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 10 ottobre 2016 alle 13:00
Autore: Simone Gallo
vedi letture
Print