Si torna in campo. Finalmente. La sosta di una sola settimana è sembrata interminabile, colpa delle attese di sentenze discusse e discutibili più che degli impegni di qualche cadetto in nazionali varie. Si resta a 19, salvo scossoni Tar che a questo punto provocherebbero sconcerto e ilarità. Si resta a 19 e la Salernitana, dopo i due pareggi consecutivi di inizio stagione, è chiamata contro il Padova, squadra rigorosamente all'italiana nella composizione ma anche nel modo di stare in campo, ha dare segnali particolari, ovvero di crescita, di uscita da una serie di luci ed ombre che fin qui non ha svelato il vero volto della squadra, attrezzata per fare non bene ma benissimo. Sarà ancora 3-5-2 o si passerà al 4-3-1-2 appena sperimentato? Colantuono medita, poi farà la scelta che riterrà migliore anche in base alle caratteristiche dell'avversario di turno. Qualche singolo interprete potrebbe cambiare comunque. Magari Gigliotti in difesa fin dall'inizio? Probabile, il ragazzo merita fiducia in più. Chi non può mancare, a nostro modesto avviso, è Di Tacchio in mezzo al campo, equilibratore perfetto al di là della scelta riguardante il modulo. Scegliere nell'abbondanza è sempre meglio che scegliere nell'indigenza. Colantuono in questo è fortunato e lo sa.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 13 settembre 2018 alle 13:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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