Salernitana terza dopo dieci giornate, questo il piacevole e, per certi versi, sorprendente verdetto che ha regalato questo campionato di Serie B. Se solo in questo momento si potesse cristallizzare la classifica, in molti, a Salerno, lo farebbero volentieri. Eppure, ne siamo convinti, questa Salernitana ha le qualità per rimanere ancorata nelle zone alte della classifica. Ma dopo il brillante successo sul Livorno vogliamo andare oltre la valutazione squisitamente tecnica, per soffermarci, invece, sulla forza del gruppo a disposizione di mister Colantuono.

I granata hanno fin qui dimostrato una solida tempra mentale, un grande spirito di sacrificio e una compattezza invidiabile, che costituiscono la vera marcia in più di questa Salernitana e che erano venuti meno gli anni scorsi. Tutti valori che, prima ancora di quelli tecnici, rappresentano il presupposto essenziale per il raggiungimento di importanti traguardi sportivi. Come recita un noto adagio, si è campioni prima nella testa e poi nei piedi. C'è voglia di regalare una grande gioia alla propria gente e ogni elemento della rosa ha sposato sinceramente la causa granata, sentendosi pienamente parte del progetto. Merito, certamente, di Colantuono, che ha saputo cementare il gruppo, ma anche della società, con Marco Mezzaroma che non ha mai fatto mancare la sua rassicurante presenza in campo e fuori.

Uno spogliatoio unito, dove anche chi ha giocato di meno ha saputo attendere silenziosamente il suo turno. Si vedano, ad esempio, Bocalon e Pucino, che hanno deciso la gara coi labronici, oppure Nicola Bellomo che, pur avendo disputato pochissimi minuti in campo, è sempre tra i più scatenati sotto la Curva a fine partita. Dedizione, impegno e sudore per la maglia. I tifosi lo hanno percepito e si sono stretti fin da subito vicino alla squadra, sostenendola nella buona e nella cattiva sorte. Un clima magico, quello venutosi a creare in città, una coesione tra tutte le componenti che, unito all'indiscusso valore tecnico degli interpreti, ha reso possibile questo exploit. Il percorso è ancora irto di insidie, ma questa Salernitana, così unita, non può temere nessuno.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 01 novembre 2018 alle 23:00
Autore: Valerio Vicinanza
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