La Salernitana torna a casa da Bari con un punto prezioso e meritato grazie all'inzuccata di Casasola, pardon di Tuia. Un pareggio che avvicina la truppa granata alla salvezza matematica. Meritato perché nell'arco dei 90' la squadra di Colantuono non si è fatta mai mettere sotto da un avversario obiettivamente più forte, almeno sulla carta. Il gol a dir poco fortuito della Grosso band conferma questo dato ed accresce il rammarico di Minala e soci che nel secondo tempo però hanno trovato la forza di reagire e di pareggiare.

Merito anche delle mosse di Stefano Colantuono dopo i primi 45': Signorelli non è mai entrato in partita, Di Roberto ha sprecato tutto quello che poteva sprecare. La voglia di Rossi ma soprattutto di Rosina ha fatto la differenza e così gli oltre 2000 salernitani presenti sulle gradinate del "San Nicola" sono tornati a casa col sorriso stampato in volto. 

Al di là dell'autore del gol, ci fa piacere sottolineare l'ottima prova del numero 10 granata: come già accaduto diverse volte nell'arco di questo campionato, Rosinaldo a gara in corso ha avuto un buon impatto. L'ex Zenit ha sfruttato le sue qualità tecniche e la sua esperienza per alzare il baricentro di una Salernitana troppo schiacciata nella prima frazione di gioco. Il tutto davanti ai suoi vecchi tifosi che ne conservano certamente un buon ricordo.

In biancorosso Rosina ha giocato 41 partite e segnato 12 reti, numeri importanti. Importantissimi se paragonati a quelli registrati nei due anni finora vissuti a Salerno. Ad ogni modo, quella del "San Nicola" resta una prova importante. La prova degli ex Colantuono e Rosina che tolgono due punti pesanti alla loro ex squadra per regalarne uno pesantissimo all'ippocampo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 08 aprile 2018 alle 21:00
Autore: Paolo Siotto
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