Giuseppe Sannino che esce a testa bassa, da solo e tra i fischi (unico) al termine della partita con la Ternana, conferma le nostre sensazioni. L’amore tra quella curva dell’Arechi e l’allenatore della Salernitana è ancora lontano da venire.

La settimana del dopo Cittadella, di Sannino, è stata tribolata. Lo scontro verbale con Antonio Zito (che ha avuto  un diverbio anche con Rosina che se l’è andata a cantare) porta il centrocampista fuori dalla lista dei convocati per la gara contro i rossoverdi e acuisce il disagio che si vive all’interno dello spogliatoio. L’impaccio iniziale di quella squadra schierata sul quattro, quattro, due(con Rosina sugli esterni) che prende due sberle dagli avversari in avvio di partita. Il solito cambiare tattica dopo nemmeno un quarto d’ora dall’inizio, con il capitano riportato alle spalle di Coda e Donnarumma. Mosse che denotano poca convinzione nelle scelte iniziali e qualche confusione sul modulo tattico da adottare.

E per fortuna che il folle Meccariello c’è!

Sì perché ci ha pensato il capitano della Ternana a rimettere insieme i “cocci” di una partita che per la Salernitana era iniziata in maniera disastrosa. Che stava andando alla deriva. Bisognava vincere e la Salernitana ci è riuscita, non senza rischi e sofferenze. Sotto di due reti, i granata, complice appunto l'espulsione di Meccariello, che ha lasciato la Ternana in dieci uomini al 39' minuto, hanno rimontato con una magistrale punizione di Coda e successivamente superato prima della chiusura del primo tempo, grazie ad un rigore di Vitale. Poi nel corso di un accademico secondo tempo è arrivata anche la rete di Rosina che ha aumentato il bottino di reti. La Salernitana è così tornata alla vittoria ed ha ritrovato anche il gol, che mancava da ben tre gare.

Con la squadra passata in vantaggio anche il pubblico si è gradualmente e tiepidamente risvegliato, ma non è stata quella odierna la risposta che ci si attendeva sugli spalti. La vittoria ha avuto un retrogusto dal sapore amarognolo, provocato da quelle due sberle di inizio gara. C’è però da fare una considerazione. Il successo ottenuto contro la Ternana porta i granata a cinque punti dalla zona play off. C’è ancora tutto un campionato da giocare.  Il calendario vede Coda e soci impegnati, nelle prossime due gare, prima a Latina e poi in casa per ricevere la Pro Vercelli. Due impegni non trascendentali. Nelle pieghe dei quattro col rifilati alla Ternana si intravedono segnali positivi.

Prima però bisogna ricucire alcuni strappi dai quali si infilano spifferi contrari alla salute dello spogliatoio. Angelo Fabiani è chiamato ad esprimersi al meglio con un lavoro di certosina “intellighenzia”. Per rasserenare gli animi e migliorare le intenzioni. Iniziando proprio da Sannino, al quale è indispensabile indicare la strada da percorrere per accattivarsi la stima del popolo granata.

Perché vincere come si è fatto contro la Ternana non è sufficiente e mai lo potrà essere.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 14 novembre 2016 alle 13:00
Autore: Vittorio Galigani
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