Nelle scorse ore hanno fatto particolarmente scalpore le parole di Claudio Lotito in merito al momento vissuto dalla Salernitana, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto ambientale. Inutile nascondere la realtà, i tifosi si stanno allontanando dalla squadra come testimoniano i numeri del botteghino per molteplici cause: in primis i i risultati che, come sempre, hanno la priorità. I risultati però nel calcio non sono mai casuali, almeno alla lunga, ma figli di gestioni più o meno corrette di una società. E qui casca l'asino.

La Salernitana è rimasta indietro di tre stagioni quando veniva gestita "a distanza" da Lotito e Mezzaroma i quali, paradossalmente, erano più presenti anche sobbarcandosi trasferte improponibili su campi tutt'altro che all'avanguardia. Impossibile non menzionare anche il rapporto venutosi a creare con le famiglie dei due co-patron, in particolar modo con la moglie di Lotito, Cristina Mezzaroma, la quale era apparsa particolarmente legata alla città di Salerno ed alla sua gente.

Poi qualcosa s'è spezzato ed oggi ci ritroviamo a commentare i risultati di una Salernitana poco entusiasmante e costretta a vivere in un clima a dir poco pesante. La domanda che in molti si pongono è: cosa è successo? Perché quella inarrestabile Salernitana del duo romano si è improvvisamente fermata? E non parliamo di meri risultati, ma di un rapporto con la tifoseria e con la città sgretolatosi giorno dopo giorno.

L'impegno economico di Lotito e Mezzaroma è fuori discussione: probabilmente la Salernitana non ha mai potuto contare su una proprietà così solida, ma questo paradossalmente diventa un capo d'accusa per i due proprietari; un po' come lo studente capace che non si applica ma si accontenta della sufficienza. Salerno però non è abituata ad accontentarsi, non lo ha mai fatto anche quando probabilmente avrebbe dovuto. Del resto è lecito sognare, soprattutto in una realtà calcistica che vede ogni anno matricole su matricole lottare per obiettivi insperati. E allora perché celarsi dietro il silenzio e dietro la negatività? E soprattutto, perché continuare a nascondere la verità a chi chiede chiarezza? 

Interrogativi ai quali solo il tempo potrà dare una risposta ma nel frattempo bisogna registrare un passaggio importante dell'avventura salernitana di Claudio Lotito. Il suo ennesimo attacco ai tifosi, nonostante il tentativo di correzione, ha confermato la doppia personalità di un imprenditore capace di immedesimarsi a pieno con i tifosi ma allo stesso tempo di criticarli aspramente. Un Lotito dalle due facce.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 20 febbraio 2018 alle 22:00
Autore: Paolo Siotto
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