Il “magno” Claudio è sempre stato un vulcano. Di idee, di progetti, di intuizioni. Voleva acquistare il Bari e ripartire con i biancorossi dalla serie D. E’ stato superato sul filo di lana da Aurelio De Laurentiis. A Salerno però non l’hanno presa bene. A dire il vero neanche a Napoli! Ritengo che la sua prossima visita in riva al Tirreno non sarà delle più gradite, né delle più calorose in termini di buona accoglienza. Il “magno” su Bari aveva fiutato il business. Ci è rimasto male che De Caro, il sindaco del capoluogo pugliese, lo abbia preso un po’ in giro relegandolo in seconda fila. Pensava, evidentemente a torto, di aver vinto la volata. Faceva già pubbliche dichiarazioni sulla sua disponibilità economica, sulla capacità di gestione, sul parco calciatori al suo servizio. Parlava già di una serie C nel taschino. Nelle intenzioni di Lotito, la Salernitana sarebbe ufficialmente scalata a suo cognato Marco Mezzaroma. Sostanzialmente non sarebbe cambiato nulla nel controllo della gestione tecnica ne di quella finanziaria. In consiglio federale il “magno” si sarebbe battuto, non è detto che non lo farà, per far cambiare la norma sulle multiproprietà nel calcio. In un colloquio riservato avrebbe confidato di voler portare la Salernitana in serie A. Ma a Salerno sono diventati scettici. La voglia di scalare il club pugliese è stata ritenuta avventurosa. Preludio al passaggio di mano ? La verità è, non bisogna esentarsi dal riconoscerlo, che Claudio Lotito è un manager all’avanguardia. Il suo credo calcistico si fonda sul business. Non sulla passione per i colori. Lotito non arrivò a Salerno da tifoso. Desiderava ampliare il suo giro d’affari nel calcio. La Salernitana era il massimo per quel periodo. (Ri)sorgeva dalle ceneri di un fallimento, a costo minimo, senza un euro di debito, con un potenziale notevole in quanto a partecipazione umana ed in una posizione geografica invidiabile. Lotito ha commesso un errore di valutazione. Nel cuore degli appassionati il “cavalluccio” deve arrivare alla serie A altrimenti anche Lotito deve approdare in altri lidi.

La manifestazione d’interesse presentata presso il Comune di Bari può rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso. Il rapporto con il territorio, già non idilliaco nel recente passato, rischia di deteriorarsi ulteriormente. I cento anni della Salernitana rischiano di non essere più una festa. Oggi, come sempre del resto, tutto è pertanto nelle mani e nelle “intenzioni” di Lotito. Dimostri che vuole salire realmente in serie A con i granata o abdichi consegnando il club in mani più appassionate. Perché i tifosi hanno compreso che se ci sarà un’altra Bari, il “magno” vorrà fiondarsi al presentarsi della prossima occasione più propizia. E con la crisi in cui si dibatte il sistema calcio italiano, statene certi che arriverà prima di quanto si potrebbe immaginare. A buon intenditor…

Sezione: Editoriale / Data: Gio 02 agosto 2018 alle 00:00
Autore: Vittorio Galigani
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