E' terminata positivamente la stagione della Salernitana. Un anno fa, di questi tempi, la Menichini band era alle prese con la lotta per la salvezza ottenuta attraverso i play-out ai danni della Virtus Lanciano. Quest'ann invece la formazione granata ha archiviato con diversi turni d'anticipo il discorso salvezza, giocando in libertà le ultime partite della regular season. Non c'è stato ancora il rompete le righe per i giocatori granata: lunedì sera infatti ci sarà un'amichevole benefica all'Arechi. Qualche altro giorno di lavoro, seppur blando, prima delle vacanze per Coda e soci, desiderosi di conoscere il proprio futuro. 

Ecco la parola magica, "futuro". Molti tifosi sperano che sia roseo, ma le difficoltà certamente non mancano. Un anno fa, a salvezza ottenuta, si parlava di programmazione, si diceva di dover costruire un'ossatura discreta in tempo per il ritiro. Alla fine ci volle quasi un mese per la scelta del tecnico (il tira e molla Lazio-Bielsa non aiutò) e alla partenza per il ritiro di Sarnano, mister Sannino aveva a disposizione una squadra incompleta e ricca di elementi che poi non hanno fatto parte della Salernitana 2016/2017. 

Appare dunque difficile immaginare che quest'anno la società cambi modus operandi. Eppure è lecito aspettarselo, perché quest'anno ci sono davvero le basi per programmare una stagione importante. Si potrebbe provare a trattenere Gomis, la difesa va solo integrata, a centrocampo ci sono elementi come Odjer e Busellato, magari potrebbe restare Minala. In attacco c'è solo l'imbarazzo della scelta. Sprocati verrà riscattato, Coda può restare a fronte di un progetto vincente mentre va chiarita la posizione di Donnarumma.

Il materiale umano c'è, la società avrà il compito di gestirlo al meglio... 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 19 maggio 2017 alle 21:00
Autore: Paolo Siotto
vedi letture
Print