All'ombra della Torre di Pisa, con un calendario che in queste ultime due partite (Pisa, appunto, in trasferta e Entella sabato all'Arechi) ti strizza l'occhio anche per farti ritrovare quella serenità che, poi, è sinonimo di risultato positivo. Anche nel gioco s'intende, perchè le troppe critiche piovute addosso a questa Salernitana che, non dimentichiamolo, è falcidiata da infortuni da inizio stagione spesso sono davvero ingenerose. Il lavoro di Ventura, quel progetto che l'ex citti della nazionale si è impegnato a portare avanti in una piazza che, non va dimenticato cinque mesi fa aveva una squadra allo sbando e un play out (poi vinto) che ha evitato la serie C.

Insomma le cose vanno fatte con una certa gradualità, senza correre, altrimenti si rischia di vanificare in queste pochissime giornate della nuova stagione il grande lavoro che ci sarà da affrontare per soddisfare una piazza esigente e calda come quella salernitana. Certo dispiace vanificare in quattro minuti quattro punti in più in questa classifica precaria e instabile che poteva vedere lassù in vetta la Salernitana fa rabbia ma e considerazioni da fare ci sono perchè, non va dimenticato, che di fronte ci sono avversari e anche l'imponderabile visto che si può sbagliare un passaggio e mettere in condizioni gli avversari di andare a rete.

E' successo contro il Frosinone come contro il Perugia. Ma ora va archiviato questo piccolo stop che ha portato due punti in tre gare. Pochi davvero ma da Pisa ci potrebbe essere la ripartenza. Quella che tutti aspettano da una Salernitana che finora, in trasferta, ha dimostrato di avere i numeri giusti per portare casa buoni risultati. Quelli che si aspettano i tifosi che anche oggi, in Toscana, malgrado la giornata feriale saranno in oltre cinquecento sugli spalti. Se questo non è amore....

Sezione: Editoriale / Data: Mar 29 ottobre 2019 alle 13:00
Autore: Enzo Sica
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