Lo scriviamo oggi, dopo una sconfitta frutto di una prestazione pessima per almeno sessanta minuti: la Salernitana resta una delle principali favorite per il salto di categoria attraverso ai playoff. Siamo pronti ad imbatterci negli sberleffi del popolo social, quello che è rimasto in silenzio per una settimana e che oggi può esplodere di gioia per la sconfitta della Bersagliera. Il discorso secondo posto si è tremendamente complicato e quando a gennaio investi poco e perdi dieci partite è giusto che siano altre ad arrivare in serie A direttamente senza passare per le forche caudine degli spareggi. Immaginiamo, però, che la Salernitana arrivi a metà maggio con l'intero organico al completo e chiediamoci chi, in uno scontro diretto, potrebbe contare su una formazione potenzialmente così composta: Micai, Mantovani, Heurtaux, Jaroszynski; Cicerelli, Dziczek, Akpro, Kiyine, Lombardi; Cerci, Djuric. Fantastichiamo? Forse, ma siamo ancora convinti dell'enorme tasso tecnico di una rosa che sta pagando infortuni, errori arbitrali e le assenze dei migliori nei momenti cruciali. Questa stagione rischia di essere ricordata come quella dell'enorme rimpianto, perchè se Ventura avesse avuto tutti a disposizione potevamo parlare di un'altra classifica senza dar fiato ai tromboni sfiatati che si riempiono la bocca con teorie complottistiche al limite del delirio e che dovrebbero invece chiedersi se davvero una piazza da 2500 paganti in B meriti di più. 

Certo è che, senza Djuric, l'attacco fa fatica. Cerci ha toppato a Perugia, Jallow è in involuzione costante da mesi, Gondo non poteva essere il trascinatore della Salernitana, Giannetti conosce più l'infermeria che l'Arechi. A gennaio era opinione diffusa che servisse una punta per il salto di qualità, ma le società difficilmente cedono i migliori in inverno ed era tremendamente complicato sfoltire la lista over. Col Pisa mancheranno tutti, una preoccupazione aggiuntiva per un gruppo che, in trasferta, non va a bersaglio dal 53' della gara di Benevento. Dal rimpianto per la mancanza dei titolarissimi (che potevano compensare, a suon di giocate, l'assenza cronica di un bomber) alla consapevolezza che Lotito e Mezzaroma la seconda punta non l'abbiano presa. Quale delle due cose fa più rabbia, sportivamente parlando?

Sezione: Editoriale / Data: Sab 07 marzo 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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