Era di fondamentale importanza ritornare a vincere dopo il tracollo contro il Lecce e la Salernitana ha colto al volo l’occasione per farlo, liquidando il Messina con punteggio all’inglese nei sedicesimi di Coppa Italia di Lega Pro. I granata avevano l’imperativo categorico di non prolungare la sfida nell’appendice dei supplementari e degli eventuali rigori. Colombo è stato l’inedito apriscatole della gara, guadagnandosi il penalty trasformato dal neo entrato Calil e siglando il gol della qualificazione al turno successivo con un perentorio stacco di testa. Nonostante si trattasse di una partita non paragonabile per intensità ad una di campionato, sono emerse indicazioni utili in vista del prosieguo della stagione: Mounard e Castiglia sono apparsi poco in palla, Ginestra si è prodigato per firmare la rete su calcio piazzato ma non vi è riuscito, Franco si è candidato per rubare il posto da titolare a Pezzella, Giandonato ha disputato una prova di tutto rispetto, organizzando con acume la manovra della squadra, mentre Russo non può essere giudicato perché mai impegnato in parate. La Salernitana deve, dunque,  prendere ad esempio una citazione proveniente dal mondo classico per proseguire bene il proprio cammino in quest’annata: “non abbatterti nelle sconfitte, non esaltarti nelle vittorie”. Se i granata sapranno far tesoro di questa massima, saranno adeguatamente premiati dal conseguimento di risultati positivi. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 29 ottobre 2014 alle 21:00
Autore: Corrado Barbarisi
vedi letture
Print