La squalifica costringe Sannino a rifugiarsi in tribuna stampa per assistere alla gara con  la Pro Vercelli. Donnarumma ritrova finalmente la via del gol e non solo. La platea dell’Arechi lancia segnali di rassegnazione ad una stagione contraddittoria dei granata. Questa, in estrema sintesi, la lettura della gara che ha visto la Salernitana confezionare l’ennesimo pareggio. Contro la Pro Vercelli.

Una classifica estremamente corta non da certezze sul futuro immediato dei granata. Ora a due soli punti dalla zona play out. Avevamo parlato di un dicembre impegnativo e della necessità immediata di fare bottino pieno con la squadra allenata dal giovane Longo. La Salernitana di Sannino si alterna invece tra tante cose buone e diverse, molteplici incertezze.

Grandi fiammate di gioco offensivo. Gol sfiorato,in più di una occasione, ma mai realizzato. In un caso. Distrazioni difensive determinanti che condizionano in negativo il risultato finale  della gara. Nell’altro. Giocatori, alla sedicesima di campionato, ancora soggetti a fastidi muscolari che ne condizionano il rendimento. Per assurdo Donnarumma, nella partita nella quale non  doveva mai essere sostituito, deve uscire per questo tipo di affaticamento.

Sannino dal braccino corto nei cambi. La squadra si appiattisce  nella propria metà campo quando Busellato entra in campo per sostituire appunto Donnarumma.  L’autore del gol che ha portato in vantaggio i padroni di casa esce colpito da crampi. La Pro Vercelli guadagna campo e con fisico (Ebagua) e qualità corale, espressa nel gioco, giunge al pareggio. Un canovaccio già letto in diverse altre partite. La grande mole di lavoro espressa in avanti viene compromessa da amnesie e distrazioni, ripetitive, in difesa che favoriscono, sempre, le squadre avversarie.

Ora i granata sono attesi da un doppio turno in trasferta, Bari e Frosinone, pieno di insidie, prima di tornare all’Arechi per confrontarsi con il Carpi. Avevamo già accennato ad un mese di dicembre particolarmente impegnativo.

Arrivare al riposo del campionato in toni dimessi e coinvolti nella zona retrocessione potrebbe compromettere le ambizioni per il resto della stagione. Salerno non merita che venga ripetuto il campionato della scorso anno. Con una rincorsa affannosa alla salvezza.

Sannino ha senza dubbio dei meriti. Ha dato un senso ed una identità al gioco della squadra. Notevole la spinta offensiva. L’affiatamento tra Rosina, Coda e Donnarumma inizia a dare buoni risultati. L’inserimento di Ronaldo risulta positivo. Ma non riesce a dare la svolta decisiva ed a legare con la piazza.

Possibile inoltre che non riesca a trovare la quadra al reparto difensivo?

Sezione: Editoriale / Data: Mar 29 novembre 2016 alle 13:00
Autore: Vittorio Galigani
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