Ancora una vergognosa prova della Salernitana che ormai, oltre a essere in caduta libera sotto l’aspetto tecnico e della classifica, ha mollato anche per quanto concerne il profilo psicologico. Non si possono spiegare altrimenti le ultime disfatte. Lo stesso Gregucci in panchina e anche di fronte alla stampa sembra un allenatore rassegnato, quasi in attesa dell’esonero da parte della società come una liberazione, se consideriamo che le dimissioni sono merce rara oggigiorno.

Ah, Colantuono. Oggi tutti tifosi dovrebbero chiedere scusa al tecnico che per primo ha capito i limiti di questa squadra ed ha anche avuto “gli attributi” di dimettersi dall’incarico. Eppure si tratta di elementi di una rosa, sulla carta, di discreto livello, ma purtroppo dal morale fragile. Solo così si possono motivare sconfitte indecorose, consegnandosi puntualmente senza alcuna resistenza agli avversari di turno, tra l’altro non irresistibili. Infatti il “Real Carpid”, pardòn il Carpi, che all’Arechi sembrava una squadra di fuoriclasse, nel turno attuale le ha prese sul suo terreno dalla Cremonese ed ha più di un piede e mezzo in Serie C. E anche il Foggia oggi non è sembrato trascendentale.

La situazione, considerati i risultati provenienti dagli altri campi, si è ora abbastanza complicata. Per giungere alla salvezza bisognerà vincere necessariamente contro il Cosenza, che ormai ha terminato il suo torneo non avendo più obiettivi da raggiungere, oltre quello della conferma di categoria conquistata anticipatamente oggi. C’è però da chiedersi: questa squadra ora è in grado di battere un’avversaria che scenderà in campo pur senza motivazioni? Gregucci si appella ai tifosi e vuole lo stadio pieno, ma non basterà. Bisognerà tirar fuori quel po’ di orgoglio rimasto nei giocatori e il tecnico farebbe bene a fare la sua parte, altrimenti sarà dura…

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 maggio 2019 alle 23:00
Autore: Maurizio Grillo
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