Salernitana brava e fortunata. Ma non bella. Contano i punti, fin qui son parecchi e quindi bravi tutti. Ma attenzione a non cullarsi sugli allori, quindi sui punti fin qui collezionati. La partita col Perugia può essere interpretata in mille modi, al di là del risultato favorevole. A noi non sono piaciute diverse cose. Il 3-4-1-2 con Mazzarani trequartista è fuori logica, toglie solamente un uomo al centrocampo e non aggiunge brio ed imprevedibilità alla manovra offensiva. E i due attaccanti? Una delusione totale, Jallow aveva bisogno di un attimo di riposo dopo le fatiche con la Nazionale mentre Djuric è parso completamente spaesato. Bocalon, per serietà e professionalità che mostra durante gli allenamenti, andava messo per forza di cose dal primo minuto. Altri aspettano dietro le quinte: da Bellomo (mai utilizzato), passando per Di Gennaro (diventato un corpo estraneo), fino ad arrivare a Pucino (lasciato inspiegabilmente fuori anche quando gli altri fanno male). Faccio una piccola digressione: perchè rinnovare il contratto di due anni a Pucino se questi non gioca più uno scampolo di partita? Da terzino inamovibile dello scorso anno a panchinaro perenne. Dove esiste la meritocrazia? Una parola, forse, sconosciuta al tecnico Colantuono.

In sintesi. La Salernitana si difende bene, sa fare interdizione a centrocampo ma quando si tratta di organizzare e finalizzare il gioco d'attacco non sembra squadra d'altissimo bordo, tra mancanza di qualità di fondo e qualche scelta discutibile. Osservazioni da non prendere come critiche ma come giusti ed opportuni suggerimenti. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 21 ottobre 2018 alle 23:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print