Antonio Arcadio è un importante ex attaccante della Salernitana, dove ha militato nel periodo 2001-2003 in Serie B. Contattato telefonicamente, ha rilasciato in esclusiva per TuttoSalernitana.com la seguente intervista.

Lei in precedenti interviste ha affermato di conservare un ottimo ricordo dell'esperienza in granata, specialmente durante il periodo con Zeman allenatore. A suo avviso qual è la differenza più importante tra la Salernitana di allora e quella di oggi?
"Di quella attuale, pur seguendo diverse partite non conosco bene i giocatori, quindi non sono in grado di esprimere un parere esaustivo, però senz'altro ai tempi di Zeman la Salernitana giocava in modo più offensivo. Ricordo che eravamo un gruppo molto affiatato e non eravamo lontani dalla possibile promozione in Serie A. Una differenza importante è quindi anche nell'allenatore, perché mentre a Zeman piace un calcio più offensivo, Colantuono predilige un tipo di gioco diverso, ed i risultati stentano ad arrivare, anche se anch'egli è un buon allenatore, e inoltre a determinare il tipo di gioco sono anche gli interpreti in campo".

Cosa pensa dell'attuale campionato di Serie B? Riflette i reali valori in base alla classifica attuale?
"In testa ci sono due squadre retrocesse dalla A l'anno scorso (Palermo, Empoli) e il Frosinone (in A due stagioni fa), e a quanto pare si sono attrezzate per fare un ottimo campionato, anche perché guardando le rispettive rose, hanno organici di qualità. Poi ci sono altre squadre come ad esempio Bari e Cremonese con rose altrettanto importanti. Pescara, Salernitana e Novara rientrano invece tra quelle squadre che possono tranquillamente ambire ad ottenere un posto nei play-off. Ma per riuscirci dovranno ottenere un numero importante di risultati positivi, in quanto il campionato cadetto è lungo, impegnativo, molto difficile sotto tanti aspetti. Diciamo però che a grandi linee il campionato sta per ora rispettando i pronostici della vigilia. Alla fine avranno maggiori soddisfazioni quelle squadre con organici ben attrezzati sia dal punto di vista della qualità che numericamente, perchè la differenza possono farla anche quei calciatori che vengono utilizzati poco e non dall'inizio, e che quando subentrano possono cambiare il volto di una partita. La differenza la fanno anche le riserve, perché quando entrano al posto dei titolari devono cercare di offrire lo stesso contributo".

A suo avviso come finirà la sfida di domani tra Salernitana e Pro Vercelli?
"La Pro Vercelli ha di recente cambiato allenatore facendo ritornare Grassadonia, e sta avendo un cammino importante. I granata invece negli ultimi tempi stanno avendo un rendimento un po' al di sotto delle aspettative. Secondo me la Salernitana può conquistare i tre punti, perché la tifoseria di Salerno è un valore aggiunto, e i giocatori se ritroveranno serenità e convinzione possono sperare di vincere. Sarà però importante che l'allenatore riesca a preparare bene la partita, sia dal punto di vista tecnico, tattico e fisico, ma anche sotto l'aspetto mentale. Se i giocatori riusciranno a scendere in campo con un atteggiamento propositivo nonostante i risultati negativi precedenti, potranno avere la meglio".

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 16 febbraio 2018 alle 21:00
Autore: Matteo Di Palma
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