Uno dei doppi ex della sfida di domani mattina all’Arechi  tra Salernitana e Aversa Normanna è il centravanti, attualmente di proprietà del Messina e di origini salernitane, Luca Orlando. Il classe 1990 è arrivato a Messina solo pochi giorni fa, eppure ha saputo in poche ore diventare uno dei beniamini del pubblico, decidendo il derby dello stretto con la Reggina, grazie ad un goal di tacco al volo che ha spalancato le porte per la prima vittoria dei peloritani nel campionato in corso. Intervistato dalla nostra redazione, Orlando ci racconta le sue emozioni dopo il primo goal a Messina ed analizza con noi la sfida di domenica all’Arechi.

Partiamo dalle cose più vicine. Ieri il primo goal a Messina, con cui hai deciso il derby dello stretto, dopo una estate tribolata in cui sei stato anche molto vicino al ritorno sia a Salerno che ad Aversa. Quali sono le tue sensazioni?

"Emozioni importanti perché il goal è stato davvero importante. Estate difficile, perché fino all’ultimo abbiamo atteso un progetto serio. Non mancavano sicuramente le richieste, però ho aspettato una chiamata prestigiosa che finalmente la scorsa settimana è arrivata da Messina. Ho esordito in una partita importantissima per la città di Messina, nel derby dello stretto. Sono contentissimo per questo goal, per me, per la gente ma soprattutto perché la posizione di classifica non era buona dopo due giornate".

Sei ritornato dal tuo mentore Grassadonia. Ti ha cercato lui?

"Si, il mister mi ha cercato sin da Gennaio. Però l’Aversa mi aveva blindato, ed io sono stato contento di rimanere perché comunque stavo facendo un campionato importante. Mentre quest’anno mi hanno cercato sin dall’inizio dell’estate, ma abbiamo risolto solo dopo la fine del mercato, quando il mercato degli svincolati offriva poco, nel senso che ero rimasto l’unico attaccante ad essere andato lo scorso anno in doppia cifra ad essere rimasto senza squadra e quindi siamo riusciti a trovare l’accordo e questo matrimonio si è fatto".

Questa estate girava una voce che ti vedeva molto vicino al ritorno a Salerno, con Fabiani che aveva addirittura contattato il tuo procuratore. Cosa c’è di vero? E nel caso saresti stato contento?

"Contatti con la Salernitana veri e propri non ce ne sono stati. Il direttore Fabiani mi conosce molto bene e conosce il mio procuratore Grimaldi, ma evidentemente hanno fatto altre scelte. Ovviamente io sarei venuto di corsa, nella squadra della mia città ed in cui sono cresciuto e con cui ho esordito, ma questo matrimonio non è riuscito".

Il ricordo più bello nella Salernitana ed il ricordo più bello di Aversa?

"A Salerno senza dubbio, i due goal in serie B contro il Gallipoli, all’esordio da titolare. Ad Aversa sono state poche le gioie di squadra. A livello personale la doppietta di Foggia ed il goal in rovesciata a Cosenza, ma più importante l’affetto della gente che ha apprezzato che io c’ho tenuto alla maglia fino all’ultima partita".

A proposito di rovesciate. Sei uno specialista dei goal in acrobazia, varie rovesciate ed il goal di ieri di tacco volante alla Ibrahimovic. Tutti goal di grande fattura. Segui degli allenamenti particolari?

"Devo cominciare a fare anche goal semplici. Spero che il prossimo sia di punta".

Per concludere, un pronostico per la partita di Domenica?

"Spero che vinca la Salernitana, il mio cuore è sempre per la mia città".

Sezione: Esclusive TS / Data: Sab 13 settembre 2014 alle 14:00
Autore: Gaetano Risi
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