In occasione della sfida di Coppa Italia Lega Pro che si terrà domani all'Arechi contro il Messina, la redazione di TuttoSalernitana ha intervistato in esclusiva il doppio ex, nonché messinese di origini, Emanuele Ferraro. L'ex bomber ha vestito i colori granata per quattro stagioni collezionando 96 presenze condite da 28 goal.

 

Come giudichi finora il campionato della Salernitana?

"Dispiace dirlo ma purtroppo credo che la Salernitana sia una squadra senza identità, almeno questo è quello che il campo sta dicendo oggi. L'allenatore in queste dieci giornate avrebbe dovuto dare una identità alla squadra e purtroppo non lo ha fatto. Eppure ha un organico importantissimo per la categoria. Non c'è un sistema di gioco, vedo molte individualità ma mancano i giusti sincronismi e lo si è visto sia nelle partite in casa che in trasferta".

 

Cos'è che non ti piace dal punto di vista tattico?

"Vedo che giochiamo con un 4-3-3 ma non facciamo né una sovrapposizione dei terzini, né una sovrapposizione degli interni di centrocampo. Lasciamo Nalini e Negro sempre soli nell'uno contro uno e non è che possono tirare sempre fuori la bacchetta magica e indovinare il colpo della domenica. Questo è un modulo che conosco molto bene, c'è bisogno di trovare i giusti sincronismi fra interni di centrocampo e gli esterni bassi. Questi ultimi devono spingere molto, altrimenti la squadra diventa piatta. Ciò magari aiuta nella fase difensiva ma poi si fa fatica a giocare".

 

Secondo te la rosa è completa?

"Dipende dal tipo di gioco che il tecnico vuol far fare alla squadra. Secondo me quello che manca è un terzino destro, perchè tolto Colombo non ci sono altri capaci di ricoprire quel ruolo. Per i centrocampisti i ruoli sono ben coperti anche perchè è arrivato un ottimo giocatore come Bovo che ha dimostrato di saper giocare sia come interno che col centrocampo a due. Per quanto riguarda l'attacco possiamo dire che una vera punta la Salernitana non ce l'ha. Per me Calil non può fare la prima punta perchè non ha le caratteristiche adatte per ricoprire quel ruolo. Il giocatore più indicato credo sia Mendicino perchè attacca la profondità, è bravo a tenere palla e ha i tempi di gioco, però va "mentalizzato" in maniera diversa. Credo si debbia fare di necessità virtù. A oggi la rosa è questa e bisogna cercare di ottimizzare con quello che si ha".

 

A proposito di attacco, non farebbero comodo due come Ginestra e Mounard?

"Non posso esprimermi perchè non conosco le situazioni interne tra società e mister e non posso giudicare. Posso dire però che un giocatore come Ginestra o lo stesso Mounard andrebbero tenuti in maggiore considerazione perchè all'interno di un campionato così lungo possono sempre ritornare utili. Credo però che l'allenatore sia consapevole delle loro potenzialità e che non sia sua intenzione darsi la zappa sui piedi. Se non li convoca ci sarà una motivazione ben precisa".

 

Che squadre vedi favorite al salto di categoria?

"Il Benevento non mi ha impressionato particolarmente come gioco però è una squadra molto compatta e riesce comunque a fare risultato ogni settimana, quindi credo che sulla carta abbia qualche possibilità in più. Mi è piaciuta molto la metamorfosi di venerdì scorso del Lecce.I salentini hanno dimostrato di essere una squadra duttile capace di cambiare più volte il sistema di gioco e che ha comunque dei giocatori molto importanti. Il Matera è una squadra da tenere sott'occhio e che ha buon possibilità sia dal punto di vista tattico che tecnico di poter far bene. Ma anche la Casertana e la Juve Stabia stanno facendo. Credo sia un campionato livellato verso l'alto. Da qui alla fine credo che sarà una bella lotta e che ci saranno 6 o 7 squadre a contendersi la promozione".

 

Che ne pensi dello "spezzatino" introdotto quest'anno dalla Lega Pro?

"Credo sia qualcosa di vergognoso. Alle 11 devono giocare le giovanili non i professionisti. Ormai gli interessi economici vanno oltre ogni rispetto e non solo in Lega Pro ma anche nelle categorie superiori. Però non credo che, come spessi si dice, questi orari influiscano sulle condizioni atletiche dei calciatori perchè a questi livelli non è che si fa un programma che riguarda la singola partita, ma deve riguardare almeno sei settimane. A proposito di condizione fisica, volevo aggiungere un'osservazione sulla partita di venerdì..."

 

Dimmi pure...

"Venerdì sera ho visto una Salernitana veramente molto a terra dal punto di vista atletico rispetto al Lecce. I granata non sono riusciti a tenere i ritmi dei salentini calando vistosamente nel secondo tempo. Questo è un altro punto che bisogna analizzare. Non è possibile che la squadra non riesca a tenere per 70-75 minuti i ritmi della partita"

 

I tifosi granata continuano a macinare record. Secondo la tua esperienza quanto incide il fattore tifo sulle prestazioni della squadra?

"Non ho bisogno di fare sviolinate alla Curva Sud perchè i tifosi sanno quanto li stimi, ma agli occhi di tutti i supporters granata sono un qualcosa di cosa meraviglioso. Venerdì ho visto la curva piena e mi sono venuti i brividi. E' vero che il tifo dà una spinta in più ai calciatori e quello di Salerno credo non abbia eguali, non solo in Lega Pro, ma anche in categorie superiori. Spero che quest'anno la squadra riesca a regalare ai tifosi la promozione, perchè la gente di Salerno merita davvero palcoscenici migliori".

 

Domani ci sarà la partita di Coppa tra Salernitana e Messina. Per chi farai il tifo e chi vedi favorita.

"Questa per me è una partita particolare perchè da una parte io sono di origine siciliane e sono molto legato alla mia terra, mentre dall'altra sono salernitano di adozione. Domani dividerò il mio cuore al 50 e 50 anche se ormai la Salernitana è diventata la mia squadra del cuore, per cui credo che protenderò leggermente per i padroni di casa".

Sezione: Esclusive TS / Data: Mar 28 ottobre 2014 alle 21:00
Autore: Vincenzo Amendola
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