Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, il direttore sportivo del Benevento Pasquale Foggia ha parlato del derby che verrà partendo dall'esperienza da calciatore con la maglia della Salernitana che, per tanti motivi, non è andata nel modo migliore: "Ho colpito 15 tra pali e traverse, ricordo il doppio legno contro il Pontedera alla terza giornata. Un'annata particolare sotto tutti i punti di vista. C'erano grandi presupposti e importanti aspettative, ma non era la Salernitana di oggi: il terreno di gioco dell'Arechi era pessimo, non c'erano strutture dove svolgere gli allenamenti, purtroppo per vincere occorrono innumerevoli componenti che vanno oltre l'aspetto tecnico. Anche io non ho saputo dare il contributo che speravo, a fine anno rescissi e mi assunsi una bella responsabilità. Avevo un contratto pluriennale a cifre molto importanti, decisi di rinunciare a tutto. Prima dei soldi c'è l'uomo e per rispetto nei confronti di me stesso, della società, della famiglia e della gente non mi sembrava corretto stare lì e vivacchiare. Nella maniera più serena feci quella scelta, si tratta di un gioco e di un lavoro che ha vita breve: i soldi non fanno schifo a nessuno, ma non sono la cosa essenziale".

Foggia conosce bene Gregucci e gli si chiede come mai l'anno scorso abbia fatto così fatica: "I numeri dicono che il cambio di guida tecnica non permise l'anno scorso alla Salernitana di fare il salto di qualità, ma posso assicurarvi una cosa: Gregucci è una delle persone più vere che ho conosciuto nella mia esperienza calcistica. Un uomo con doti molto rare nel mondo dello sport. Evidentemente la responsabilità non era soltanto sua, ma anche di chi faceva parte della rosa. Con lui in panchina vincemmo il derby proprio contro il Benevento, io feci l'assist a Gustavo. I giallorossi chiusero con un attaccante in porta, l'arbitro decretò nove minuti di recupero e la ribaltammo in uno stadio gremito e appassionato. Sono quelle gare che un calciatore ricorderà per tutta la vita, una bella soddisfazione".

Sull'asse Benevento-Salerno c'è stata una trattativa quest'estate, Foggia spiega quanto segue: "La cessione di Billong nasce da una valutazione non solo tecnica, abbiamo preferito puntare sui quattro centrali della rosa. Era giusto dare la possibilità a questo ragazzo di fare esperienza altrove, non c'erano le condizioni per dimostrare il suo valore. Probabilmente dà il meglio di sè in una difesa a tre. A proposito di mercato, confermo che stiamo lavorando per il rinnovo di Coda. Massimo è un giocatore fondamentale, di qualità assoluta. Siamo contenti di averlo con noi e ci darà grandi soddisfazioni. Ovvio che il mio augurio è che possa essere determinante già nel derby di lunedì sera contro la Salernitana". Quando si parla di Salernitana-Benevento inevitabilmente la mente volta alla papera di Micai, tra i pochi superstiti della passata stagione. Foggia è convinto che "nella testa dei calciatori e del portiere in particolare c'è sempre una mentalità forte, non penso che Micai abbia qualche pensiero dettato dall'errore dello scorso anno. Conterà soltanto al presente, ormai sono passati sette mesi e nella sua testa è un ricordo che appartiene al passato". 

Infine su questo campionato: "Non voglio giocare a nascondino, sento parlare tanti addetti ai lavori di Benevento ed Empoli super favorite. Ritengo che sia un campionato molto equilibrato, con squadre attrezzate per la vittoria finale. Penso a Cremonese, Crotone, alla stessa Salernitana che ha cambiato molto rispetto al passato affidandosi ad un allenatore d'esperienza. C'è poi l'Arechi che è una componente determinante, così come per noi lo è il Vigorito quando giochiamo in casa. Da tifoso del Sud spero che le nostre squadre possano tornare a calcare palcoscenici importanti". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Sab 14 settembre 2019 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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