Dopo l’addio di Sannino, la Salernitana ha deciso di affidarsi ad Alberto Bollini per rilanciare le proprie ambizioni in campionato. Per inquadrare meglio l’identikit del nuovo tecnico, la nostra redazione ha intercettato l’ex centrocampista granata, Riccardo Perpetuini, allievo di Bollini ai tempi della Primavera della Lazio:

Perpetuini ci può raccontare che tipo di allenatore è Bollini?

Sicuramente si tratta di un tecnico preparato, lavora molto sul campo e riesce a trascinarti con la sua positività. Durante gli allenamenti ti segue molto da vicino, dando un’impronta viva alla squadra”.

Come è solito comportarsi nei confronti dei suoi giocatori, preferisce mantenere distanti i ruoli o è un allenatore “amico”?

Io personalmente lo ricordo come allenatore di un settore giovanile, quindi magari con gli anni potrebbe essere cambiata la sua gestione dello spogliatoio, o potrebbe avere un rapporto diverso con una prima squadra, ma per come l’ho conosciuto io posso assicurare che si tratta di un tecnico che ti dà tanto, ma al contempo chiede tanto ai suoi giocatori”.

Lo ritiene all’altezza di una piazza esigente come Salerno e dal punto di vista tattico che gioco predilige?

Penso che abbia tutte le caratteristiche caratteriali idonee per gestire una piazza calda come Salerno, per quanto riguarda il suo stile di gioco lui cerca sempre di preservare un equilibrio tattico in campo, cura bene la fase difensiva, ma riesce a trovare sempre un modo per offendere la squadra avversaria, insomma un tecnico completo”.

C’è chi pensa abbia poca esperienza per allenare la Salernitana in questo momento, e d’accordo?

No, perché oltre ad aver gestito abilmente diverse selezioni giovanili, penso abbia imparato tanto come vice di Reja, prima alla Lazio e poi l’anno scorso all’Atalanta. È stato sempre molto ambizioso nel voler migliorare sé stesso, quindi mi auguro possa far bene in questa sua nuova avventura”. 

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 02 dicembre 2016 alle 13:00
Autore: Simone Gallo
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