Se si chiede ad un tifoso della Salernitana di elencare la formazione ideale con i migliori calciatori che hanno vestito la maglia granata, alcuni nomi non mancheranno mai, uno di questi è Vittorio Tosto. Nato a Cariati il 14 giugno del 1974, Tosto ha vissuto due parentesi in granata, durante le quali ha raccolto una promozione in B ed una in massima serie. Implacabile terzino sinistro, Tosto è entrato di diritto nel cuore dei tifosi granata che ricordano con affetto il calciatore calabrese, che a sua volta parla sempre con piacere di Salernitana così come fatto in un'intervista rilasciata alla redazione di TuttoSalernitana.

Cosa ne pensa della partenza della Salernitana?

"Sto seguendo la Salernitana e ho visto la partita di domenica con l'Aversa. Posso dire che la Salernitana ha un enorme potenziale e sono fiducioso, nonostante il ribaltone tecnico arrivato prima dlel'inizio di campionato come nella scorsa stagione".

C'è chi dice che in attacco manca una punta di spessore...
 

"A me piace molto Mendicino, è un attaccante sul quale punterei forte. Chiaramente se si dovesse trovare un attaccante importante che non ha trovato la serie B, ma se bisogna spendere tanto per io punterei su Mendicino".

Si parla tanto dello "spezzatino" voluto dalla Lega Pro. Lei cosa ne pensa?

"Io sono per la domenica pomeriggio. Tutte le partite, dalla terza categoria fino alla serie A dovrebbero disputarsi tutte allo stesso orario perché il calcio è del popolo, e bisogna giocare di domenica perché tutti hanno la possibilità di seguire la propria squadra".

Mercoledì prossimo sarà praticamente impossibile tornare da Ischia dove sarà di scena la Salernitana...

"Non è giusto, non è corretto. Io appartengo ad una mentaltià antica, non sono per il calcio moderno. Io sono per il calcio moderno se questo porta qualcosa di importante per la crescita, per le strutture e per i settori giovanili, ma per tutto il resto io sono dalla parte dei tifosi, non si può giocare senza di loro e giocando una partita di mercoledì si danneggia chi lavora o chi non può seguire la squadra e non è possibile disputare una partita con poche persone allo stadio. Ripeto, io sono per la domenica e dalla parte dei tifosi".

Lei conosce bene Gigi Grassi che ha chiuso anzitempo la sua avventura in granata. Come giudica la vicenda?

"Grassi è vittima di una gestione sbagliata, l'anno scorso hanno sbagliato tutto e questo fa capire che a Salerno manca un dirigente importante. Purtroppo attualmente a Salerno non c'è un dirigente importante senza togliere niente a nessuno, non c'è chi sappia gestire in toto la situazione. Gigi Grassi l'anno scorso è arrivato a Salerno come giocatore importante, preso per fare un determinato ruolo; due giorni prima della partenza per il ritiro fu cambiato l'allenatore che lo aveva richiesto, Perrone, e fu preso Sanderra che aveva idee diverse e Grassi è stato messo in un altro ruolo. Il ragazzo giustamente è venuto via non sentendosi considerato".

Quest'anno le cose sembravano andare per il verso giusto...

"Quest'anno ha sbagliato perché secondo me doveva avere più personalità, la carta Salerno doveva giocarsela però non ha avuto  la forza di aspettare".

Lei ha sempre elogiato il pubblico granata che anche domenica contro l'Aversa ha rappresentato una componente fondamentale...

"Quelli di domenica sono i classici tre punti arrivati dalla Curva Sud. Io ho sempre detto che quando scendevamo in campo, nel sottopassaggio le gambe ci tremavano ed automaticamente si partiva dall 1 a 0 per noi perché l'Arechi un gol a partita te lo segna".

Sezione: Esclusive TS / Data: Gio 18 settembre 2014 alle 21:02
Autore: Paolo Siotto
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