Nove promozioni in carriera, di cui tre negli ultimi tre anni, quasi quattrocento presenze nei professionisti. E’ questo lo score di Piergraziano Gori, ex indimeticato qui a Salerno, dove, nella stagione 2014/15, ha raggiunto la serie cadetta ed è stato premiato come miglior portiere della Lega Pro. Oltre alla casacca granata, in carriera ha vestito le maglie di Taranto, sua città natale dove è calcisticamente cresciuto, Ancora, Fermana, Como, Nocerina e Benevento. Ai nostri microfoni parte proprio dal doppio salto compiuto in giallorosso per parlare anche della sua esperienza salernitana e della stagione da poco conclusa dalla squadra di Bollini.

Doppio salto in due anni dalla Lega Pro alla Serie A, non poteva chiedere di meglio alla sua carriera. Ci racconti le sue emozioni per un traguardo così importante a 37 anni.

Beh abbiamo fatto qualcosa di epico e storico per un’intera città. La promozione in cadetteria ce la siamo presi di rabbia, personalmente mi sono tolto un sassolino nella scarpa che avevo dalla sfortunata finale play off con il Crotone del 2009. Quella di quest’anno è stata qualcosa di inaspettato, ancora non ci rendiamo conto di cosa abbiamo raggiunto; ben 87 anni per arrivare in B ed uno solo per salire in A: è un’emozione immensa.

In questa stagione ha ricoperto il ruolo di secondo (9 presenze e un rigore parato) facendo da chioccia ad uno dei migliori portieri della serie cadetta. Ci può dare un giudizio su Cragno?

Fin dall’inizio sapevo il mio ruolo, ho dato il massimo quando sono stato chiamato in causa, insieme ai reduci della promozione ho fatto da collante con i nuovi arrivati. Alessio è un ragazzo intelligente e un portiere fenomenale, ha doti incredibili e grandi margini di miglioramento, il futuro è tutto dalla sua parte.

Cosa ha conservato della sua esperienza professionale a Salerno, ma anche del suo rapporto con i compagni e con la piazza?

Di Salerno ho solo ricordi belli. Al primo anno sono arrivato nella seconda parte di stagione e abbiamo raggiunto i play off, perdendoli purtroppo contro il Frosinone. Il secondo anno è stato fantastico: abbiamo vinto il campionato e ho avuto una grande soddisfazione personale venendo eletto miglior portiere della Lega Pro. Con la piazza ho avuto un rapporto fantastico ed anche con i compagni, alcuni li sento ancora.

Durante la stagione appena conclusa tra i pali qui a Salerno si sono alternati Terraciano e Gomis. Da collega ci dia un giudizio sui due portieri granata e da avversario sul campionato portato a termine dalla Salernitana.

Terraciano e Gomis sono due ottimi portieri. Conosco bene Pietro, è un buon portiere, e dispiace abbia giocato solo la prima parte di stagione; Gomis nella seconda ha fatto vedere ottime cose. Per quanto riguarda il campionato, la serie B è lunga e la Salernitana ha perso un po’ di punti che per poco le hanno fatto fallire l’aggancio ai play off, ma la rosa era di assoluto valore.

Il 30 Giugno sia Terraciano che Gomis termineranno il loro prestito in granata, quindi la Salernitana cerca un portiere per la prossima stagione. Se fosse Ghigo Gori il profilo giusto? Le piacerebbe tornare a giocare all’Arechi?

Il mio desiderio è di rimanere a Benevento. Vivo da anni nel Sannio con la mia famiglia e sto una favola. Mi sento ancora fisicamente integro e mi alleno bene, non voglio privarmi delle emozioni che mi dà il calcio giocato, finchè la fiamma è accesa voglio continuare a giocare. Non ho ancora parlato del mio futuro con il presidente Vigorito, con il quale ho un rapporto che va al di là del calcio, quindi credo non ci saranno problemi. Ora me ne torno nella mia Taranto per le vacanze, poi a Luglio si vedrà.

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 14 giugno 2017 alle 21:00
Autore: Oreste Tretola
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