Leonardo Menichini è un importante ex della Salernitana, squadra che ha allenato nel 2014-15 ottenendo la promozione in B, e nel 2016 in cadetteria, subentrando a stagione in corso e centrando nuovamente l'obiettivo stagionale, che in quel caso era la salvezza. Il tecnico toscano in meno di due anni ha portato in dote ai granata ben 102 punti in 56 gare, con una media pari a 1,82 punti a partita, senza considerare le gare di Supercoppa e dei play-out. Contattato telefonicamente da TuttoSalernitana.com, ha rilasciato la seguente intervista esclusiva. 

Come valuta complessivamente la Salernitana per quanto fatto vedere in questa stagione?
"Credo che dopo un buon avvio di Bollini, si siano create delle situazioni di difficoltà per i giocatori, ma questo capita spesso quando si cambia allenatore a campionato in corso. La squadra comunque non si è quasi mai ritrovata nelle zone pericolose della classifica, e dunque ha disputato un campionato che definirei sufficiente, perché vista da fuori avrebbe anche potuto fare di più".

Dal prossimo anno ci sarà una novità importante per il calcio italiano, l'introduzione delle seconde squadre per alcuni club di Serie A, che saranno inserite in Serie C. Cosa ne pensa di questa iniziativa?
"La valuto positivamente. Far giocare in Serie C giocatori giovani è un modo per prepararli al meglio alle categorie superiori. Penso che questo sarà un bene per il calcio italiano, perché i giovani avranno modo di passare dal campionato Primavera ad un torneo più competitivo, dove tra l'altro ci sarà la possibilità di lottare per la promozione in B, quindi avranno anche più motivazioni. Tanti giovani che non trovano spazio nelle prime squadre avranno una grande opportunità per crescere e migliorare".

A proposito di questo, quando lei era alla guida della Salernitana, per caso ha percepito dei segnali che l'hanno magari indotta a pensare che stava allenando una sorta di seconda squadra della Lazio? E se sì, lo considerava un fatto positivo o negativo?
"Assolutamente no. Non ho mai avuto la percezione che fosse la seconda squadra della Lazio. Anche se Lotito è al contempo il proprietario del club biancoceleste, la Salernitana ha una società nella quale chi allena sa che deve vincere, perché la piazza di Salerno è importante, il pubblico è esigente, la stampa anche. I granata hanno fatto la Serie A in passato, adesso si vuole tornare ad alti livelli, e secondo me c'è la possibilità che il club salga di categoria, nei prossimi anni".  

Qual è la partita giocata dalla Salernitana con lei alla guida che ricorda più positivamente?
"Sicuramente Salernitana-Benevento 2-0 (stagione 2014-15), sfida fondamentale per il nostro campionato. Dovevamo vincere perché eravamo due punti sotto i sanniti, e fu per noi una grandissima partita. E poi, tra i tanti bellissimi ricordi, c'è stata la finale play-out di andata tenutasi fuori casa col Lanciano (stagione 2015-16) dove disputammo un'ottima gara e vincemmo 4-1".

Come finirà l'incontro di domani sera tra Salernitana e Palermo?
"La Salernitana ha raggiunto la salvezza in anticipo, il Palermo ha ancora qualche chance di promozione diretta. Quindi stimoli e motivazioni sono sicuramente più dalla parte dei rosanero. Tuttavia la Salernitana giocando in casa avrà il proprio pubblico al suo fianco, sarà più libera mentalmente perché non ha più nulla da chiedere a questa stagione, e visto che sarà l'ultima di campionato vorrà salutare i tifosi con una gran prestazione e un gran risultato".

Sezione: Esclusive TS / Data: Gio 17 maggio 2018 alle 21:00
Autore: Matteo Di Palma
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