Una carriera da allenatore nata e sviluppatasi per intero al sud, un carattere fumantino, veemente e a tratti irascibile. Eziolino Capuano va accettato cosi com’è, piaccia o non piaccia. Nato a Salerno, ma mai, stranamente, sedutosi sulla panchina della Salernitana. All’ombra del castello Arechi si conta solo un’avventura, dal 1993 al 1995, con la Pro Salerno, riportata in Serie D al primo colpo, con un campionato da record. Nel suo curriculum panchine importanti come quelle di Trapani, Taranto, Nocerina, Juve Stabia, Messina, Casertana, Arezzo, Modena e, lo scorso anno, Sambenedettese. In esclusiva ai microfoni di TuttoSalernitana.com, il tecnico si sofferma sulle vicende di casa Salernitana.

Innanzitutto le chiedo un giudizio sul mercato estivo della Salernitana.

Il calciomercato granata è stato sontuoso e importante. La Salernitana è tra le prime cinque squadre del campionato. Ha un rosa completa, e per rosa intendo sia i titolari che le riserve, è forte nel gruppo e farà bene. Fabiani ha operato in maniera astuta e intelligente.

Esordio difficile quello dei granata. All’Arechi la squadra di Colantuono non è andata oltre lo 0-0 contro una delle favorite alla promozione, il Palermo di Bruno Tedino. Prestazione e risultato possono essere considerati positivi?

Contro una delle squadre più quotate e importanti del campionato la squadra ha colto un risultato positivo. Ovviamente è tutto ancora un cantiere aperto, ci vuole la cosiddetta amalgama per far integrare i vari elementi. Un giudizio più giusto e sensato si potrà dare tra un po’.

Ora arriva una sfida ostica contro il Lecce. I salentini hanno mostrato grande personalità e condizione fisica, oltre a dei meccanismi già ben oleati nel loro esordio a Benevento. Che partita sarà e cosa dovrà fare la Salernitana per uscire indenne e magari vincente dal Via Del Mare?

Colantuono sa il fatto suo. I granata possono giocarsela su qualsiasi campo, senza fare calcoli. A Lecce dovrà giocare a viso aperto.

In un anno particolare come quello del centenario, con un allenatore di caratura e una rosa competitiva, dove può arrivare questa Salernitana?

La Salernitana, in un’annata del genere, deve puntare alla Serie A. Magari tramite i play off, ma non si deve giocare a nascondino. La società, l’allenatore, la rosa, costata anche tanto, e la piazza stessa sono fatte per ambire al massimo degli obiettivi.

Facendo una panoramica sul torneo cadetto, c’è una favorita indiscussa secondo lei?

Le corazzate sono Verona, Crotone, Palermo e Benevento; ci aggiungo ovviamente anche la Salernitana.

Una curiosità. Come mai non l’abbiamo mai vista sedersi sulla panchina granata?

Non è stata una mia scelta, ma dei vari dirigenti susseguitisi a Salerno che evidentemente non mi hanno ritenuto idoneo per questo ruolo.

In questi giorni si è parlato di lei per la guida della Pro Piacenza. Cosa si aspetta dal futuro?

Della Pro Piacenza non so assolutamente nulla, mi auguro di trovare una panchina quanto prima per cominciare una nuova avventura.

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 31 agosto 2018 alle 23:00
Autore: Oreste Tretola
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