Tanto decisivo e trascinatore in campo con i suoi gol, quanto riservato e schivo nella vita privata. E’ il profilo di Caetano Prosperi Calil, bomber della Salernitana e della Lega Pro che, dopo un avvio in sordina a causa di una condizione fisica tutt’altro che eccellente, sta mettendo il sigillo ad ogni partita regalando punti preziosi alla Salernitana. Brasiliano atipico, Calil è entrato nel cuore dei tifosi che ne apprezzano i comportamenti in campo e fuori, marito e papà a tempo pieno. E, proprio fuori dal rettangolo verde, la redazione di TuttoSalernitana.com ha chiesto alla moglie Juliana Bertemes Polucenio (VEDI FOTO) che tipo di persona è questo attaccante che in silenzio, e con i gol, ha conquistato i tifosi granata.

Da quanto tempo state insieme?

"Stiamo insieme dal 2006 e nel 2008 ci siamo sposati. Lui giocava in Brasile in una delle due squadre della mia città, e militava in quella rivale rispetto a quella che tifiamo in famiglia".

Seguivi il calcio prima di conoscere Caetano?

"Sì, l’ho sempre seguito avendo mio padre e i mie due fratelli appassionati di calcio che vanno sempre allo stadio. E’ uno sport che seguo sin da prima di conoscerlo".

Pregi e difetti?

"Lui ha un cuore grande, forse è stato questo a farmi innamorare di lui. Ha pochi difetti, è molto sereno, tranquillo e buono. Mi innervosisco un po’ solo quando gioca con la PlayStation".

Vai allo stadio con le bambine?

"Sì, anche se sono piccole. La più grande ha quattro anni, la più piccola due; adesso sono abituate e non hanno paura più di niente. Anzi, quando possiamo, lo seguiamo anche in trasferta".

Ti ha dedicato gol?

"Sì, sia a me sia alle bambine, non dimenticando la sua famiglia".

In che modo il calcio influenza la vostra vita?

"Tantissimo, perché tutto ruota in funzione del suo lavoro. E’ un mestiere un po’ diverso dagli altri, perché non sai mai quanto tempo resti in un posto, neanche il tempo di abituarti e affezionarti alle persone, che già devi cambiare città. E’ difficile, ma è un lavoro che ti dà tanta gioia, quindi lo seguo volentieri".

Che tipo di papà è Calil?

"Da dieci e lode. E’ presente, mi aiuta tantissimo con le bimbe, le accompagna a scuola e dedica loro molte attenzioni. Noi viviamo per loro, tutto il giorno e il nostro tempo è per le bambine".

Il ricordo più bello a livello calcistico?

"La promozione a Crotone una settimana prima di sposarci. Poi, sempre quando giocava a Crotone, il titolo di capocannoniere e la doppietta contro il Catanzaro. Inoltre ricordo quando la Salernitana, in svantaggio di un gol, ha ribaltato la situazione vincendo grazie alla doppietta di Caetano. E’ stato un momento bellissimo, incredibile; non lo dimenticheremo mai".

Cosa pensi della Curva e del tifo salernitano?

"Fantastico, troppo bella la Curva Sud. Per i giocatori che sono in campo avere quel tifo fa sicuramente la differenza".

C’è qualcosa che vorresti dirgli?

"Di continuare a lavorare e pregare, pregare e pregare; senza Dio non si va da nessuna parte. Siamo molto religiosi, consapevoli che si deve lavorare e avere tanta fede. E’ questo che fa la differenza, bisogna essere sempre umili e pensare a lavorare". 

Sezione: Lady Granata / Data: Ven 28 novembre 2014 alle 21:00
Autore: Federica Pisani
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