La Salernitana mette a segno un gran colpo, assicurandosi le prestazioni di Maikol Negro. Nato a Lecce il 28 febbraio 1988, 170 cm d’altezza, piede preferito destro, ma sovente si è distinto giocando a sinistra. Prodotto del settore giovanile del Torino, non riesce mai a debuttare in prima squadra. La prima esperienza è al Celano. Due stagioni e mezzo, tra l’estate 2007 e gennaio 2010, alla corte di mister Modica (allievo di Zeman) al Celano in C2 siglando 21 reti in 77 presenze. Durante la seconda metà del torneo 2010-11 gioca a Pescina in C1 raccogliendo 10 presenze condite da un gol. Nell’estate 2010 il Catania del duo Pulvirenti-Lo Monaco decide di rilevare il calciatore dalla società abruzzese già fallita e lo gira in comproprietà alla Nocerina dove disputa la sua migliore stagione in assoluto con 30 presenze e 12 reti, conseguendo una straordinaria promozione in Serie B e la conquista della Supercoppa di Lega Pro contro il Gubbio. In B gioca 21 partite segnando 6 gol durante la stagione successiva. Nel 2012-13 solo 19 partite coi molossi per colpa di un brutto stiramento, ma riesce ad andare in gol ugualmente per 4 volte. Nella passata stagione solo un gol in otto gare giocate col Latina in B, mentre sigla 4 reti (di cui una all’Arechi) nella seconda metà di campionato giocata con la maglia del Benevento. Trattasi di un esterno rapido e mobile, adattabile a seconda punta, bravissimo nel dribbling e dotato di una tecnica invidiabile a cui abbina una grande capacità di fornire assist per i compagni e tanta concretezza. Ama tentare la conclusione da fuori area, di potenza o a giro. Solitamente gioca sulla sinistra per accentrarsi: questa posizione lo rende maggiormente pericoloso sia per la sua velocità sia per la sua pericolosità in zona gol. Qualcuno lo ha paragonato al suo conterraneo Miccoli. In effetti la somiglianza, non solo fisica, con l’attaccante del Lecce è notevole. La speranza dei tifosi granata è quella d’aver trovato un secondo “Romario del Salento”. 

Sezione: Mercato / Data: Lun 01 settembre 2014 alle 23:09
Autore: Corrado Barbarisi
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