La Salernitana guarda a Catania. Il ds Angelo Fabiani avrebbe quasi messo in ghiaccio l’intesa sia con il difensore Raffaele Schiavi che con il mediano Daniele Sciaudone, due assi per il campionato cadetto ed entrambi disponibili a trasferirsi all’ombra del Castello d’Arechi, anche se tra le domande e le offerte (si parla d’accordi almeno biennali) ci sarebbe ancora una differenza economica da colmare. Per il 29enne centrale di retroguardia sarebbe un ritorno a casa: è di Cava de’ Tirreni ed è cresciuto con il vivaio della Salernitana (Sport) di Aniello Aliberti, nella belle époque d’un settore giovanile straordinario; l’ha svezzato in prima squadra Angelo Gregucci, facendolo esordire ad appena 19 anni tra i cadetti e portandolo poi con sé a Lecce, in serie A. Andò via come un astro nascente, «Lele», ch’è ora nel pieno della maturazione calcistica, protagonista ormai consumato di certi palcoscenici. A Torre del Grifo, dove agli ordini di Pippo Pancaro il Catania ha cominciato un ritiro surreale, com’è logico che sia per una squadra in balia del destino, avranno parlato - e tanto - di Salerno sia Schiavi (nella foto) che Sciaudone. Quest’ultimo è un pupillo di Vincenzo Torrente, uno dei nomi della prima ora messi nella lista presentata ai co-patron Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Classe 1988, un background d’oltre cento partite giocate in B, il centrocampista bergamasco ha lavorato con il tecnico granata a Bari: si sono (ri)sentiti al telefono, e sarebbero felici di ritrovarsi. In rossazzurro c’è (ancora) pure Riccardo Maniero, bomber che piace a Fabiani, abile a usarlo come “paravento” nel giorno in cui chiuse la trattativa con Umberto Eusepi. Sull’attaccante napoletano, però, c’è fortissimo il Pescara. Lo riporta il quotidiano Metropolis

Sezione: Mercato / Data: Sab 01 agosto 2015 alle 14:00
Autore: Redazione TS
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