"La settimana prossima abbiamo un incontro per valutare ciò che è stato e ciò che sarà". L’agente Graziano Battistini esordisce così quando si prova a capire quale sarà il futuro di Alessandro Micai. Le parate dell’estremo difensore di Mantova nel playout di Venezia sono ancora negli occhi dei tifosi della Salernitana, interventi fondamentali per il raggiungimento di quella salvezza complicatasi e non poco, decisivi per cancellare con un colpo di spugna una seconda parte di stagione da dimenticare e indirizzare di nuovo sulla retta via il rendimento che Claudio Lotito aveva chiesto lo scorso agosto. Allora Micai era svincolato di lusso e reduce dall’annata con il Bari, culminata con la mancata promozione in serie A e il fallimento del club pugliese, scatenando l’asta intorno al portierone lombardo. "Fai bene a Salerno e ti porterò alla Lazio", la promessa fatta dal co-patron granata proprio all’agente del calciatore Graziano Battistini, sottoponendogli il contratto quinquennale con la Salernitana firmato in un batter d’occhio. Una promessa rimasta nel cassetto, ma che tornerebbe d’attualità se uno fra Strakosha e Proto in casa biancoceleste dovesse far le valigie e andare via. "Quella della Lazio è un’ipotesi così come ce ne sono tante altre - ha raccontato Battistini -. Ora è troppo presto per parlare e poter delineare con certezza il futuro di Micai. Abbiamo fissato un appuntamento per la settimana prossima dove capiremo quali sono le cose da salvare da questa stagione e su quali aspetti invece bisogna migliorare".

Ma in caso di chiamata dalla serie A nessuna preclusione, anzi. "Alessandro ha dimostrato di essere un portiere pronto oltre che valido per la massima serie". Ragionamenti al momento, anche perché c’è quel contratto fino al 2023 che lega Micai alla Salernitana e che all’entourage del calciatore non sta per niente stretto. Un progetto considerato solido al di là del risultato finale, con un rendimento di squadra che sarà oggetto di valutazione tra il calciatore e il suo agente per rispondere a tanti, forse troppi perché. "Ci sono molte cose che gli chiederò a titolo informativo. Vorrei capire cosa è successo ad una squadra con tanti calciatori importanti eppure in grandissima difficoltà nella seconda fase di stagione, quasi irriconoscibili. Tutti colpiti come da un virus che non ha permesso a nessuno di loro di poter rendere al meglio".

Analisi che ingloberà anche le responsabilità della società e il rapporto con la piazza dopo l’aggressione subita da Micai prima di Salernitana-Venezia. "È stato un bruttissimo episodio, superato grazie all’aiuto della parte buona della tifoseria oltre che dell’intero spogliatoio. Non abbiamo mai pensato di voler andare via o di rescindere a pochi giorni dai playout. Alessandro sta benissimo a Salerno, ha un contratto di altri quattro anni che ha intenzione di onorare - il pensiero del procuratore Battistini -. Ragionare sul futuro non significa voler mettere alle strette il club chiedendo cessioni o altro. Un’estate fa abbiamo fatto una scelta chiara, in virtù del progetto che la Salernitana sapevamo volesse mettere in piedi. Ora aspettiamo e valutiamo".

Sezione: News / Data: Lun 17 giugno 2019 alle 19:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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