"Quella maglietta la usavo per lavoro. Non volevo dare fastidio a nessuno, figuriamoci provocare volontariamente i tifosi della Cavese". Sono dichiarazioni rese al quotidiano La Città dal muratore di Vietri sul Mare, Giacomo Salmieri, che era stato pestato martedì a Cava da un gruppo di balordi solo perché indossava una maglietta con il logo della Salernitana, rivale storica della società di calcio di Cava de' Tirreni: è stato ricoverato all'ospedale di Salerno per poi essere dimesso mercoledì stesso. "Non avrei mai pensato che per una sciocchezza del genere sarei finito in ospedale – ha detto Salmieri – Un guaio soprattutto perché ho avuto problemi all’occhio operato pochi giorni fa, e poi perché ciò mi costringerà a non poter lavorare per oltre un mese".

Intanto i familiari di Salmieri hanno inteso denunciare i responsabili per aggressione e lesioni, con le indagini che stanno proseguendo. I colleghi de La Città hanno inoltre intervistato lo stesso presidente della Cavese, Domenico Campitiello, noto per la sua lotta alla violenza di stampo calcistico. "Sono episodi che si commentano da soli e lo dico da persona e non da presidente – spiega il patron della Cavese – Mi auguro che questi teppisti vengano identificati quanto prima e paghino per quello che hanno fatto. Devono finire queste guerriglie di maglietta, siamo in democrazia: una persona è libera di poter fare quel che vuole. Può camminare con la maglietta della Cavese, della Salernitana, della Paganese in qualsiasi posto del mondo, ma non per questo essere esposta alle violenze del primo sconsiderato di turno". Così si è espresso inoltre il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli: "Si tratta di vicende che mi lasciano grande amarezza e preoccupazione – ha detto – stiamo lavorando per garantire la sicurezza nella nostra città. Sono fiducioso affinché i colpevoli saranno assicurati presto alla giustizia".

Sezione: News / Data: Gio 23 giugno 2016 alle 18:26
Autore: ts redazione
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