Quando Agostino Di Bartolomei decise di concludere la propria carriera calcistica a Salerno, per stare più vicino alla propria famiglia, quelli che hanno imparato a riconoscere i volti dei calciatori grazie alle figurine Panini, sentirono un forte nodo alla gola, provarono una forte emozione, perché finalmente avrebbe indossato la casacca granata un campione affermato, uno di quelli che aveva calcato palcoscenici calcistici veramente importanti. Finalmente la domenica si poteva applaudire da vicino uno di quei fuoriclasse capaci, come si diceva un tempo, di dare del tu al pallone. E Agostino, il capitano, nonostante il primo anno in granata, dovette subire l’umiliazione di non essere considerato un titolare, l’anno seguente, prese la squadra per mano, guidandola fino al raggiungimento di quella tanto agognata serie B. Di Bartolomei approdò in granata nel 1988 dopo una stagione al Cesena ed aveva un obbiettivo riportare la Salernitana in cadetteria. Il suo primo anno fu travagliato, venne addirittura messo fuori rosa da Pasinato che gli preferiva Dalla Costa e la Salernitana sprofondava in zona retrocessione. Pasinato venne esonerato ed al suo posto arrivò Leonardi che per prima cosa reintegrò in rosa Di Bartolomei che s’era sempre allenato e grazie a lui la Salernitana ottenne la salvezza. La stagione seguente con Ansaloni alla guida, fu quella della B e per sempre nella storia verrà ricordata la rete di Di Bartolomei che a Brindisi diede la certezza quasi aritmetica della promozione, simbolo di quella storica cavalcata. 

Sezione: News / Data: Dom 20 aprile 2014 alle 21:20
Autore: Gaetano Risi
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