Il derby tra Salernitana e Benevento è stata una gara che ha offerto ben poco dal punto di vista tattico. Entrambe le squadre non hanno prodotto spunti particolari, ed è stato in fondo un episodio il gol che ha deciso la partita. Gregucci ha portato avanti il suo diktat inserendo ancora i due Anderson a sostegno dell'isolato Jallow nel 3-4-2-1 che poca fortuna sta portando ai granata. Mentre Bucchi ha dimostrato di aver trovato la giusta quadratura, sopratutto in difesa, col nuovo 3-5-2 nel quale la coppia Coda-Insigne sta mostrando certezze. Le poche fiammate nel primo tempo sono arrivate con i tagli tra le linee e gli attacchi alla profondità degli esterni e delle mezz'ali giallorosse. Il cavalluccio marino ha agito di rimessa limitandosi e creare qualche sparuto pericolo con il dialogo da un polo all'altro degli esterni Lopez e Casasola. I cambi di Rosina e Di Gennaro non hanno aumentato la qualità, anzi solo con l'innesto di Calaiò c'è stato un barlume di speranza. L'unico pallone toccato dal bomber ex Napoli è stato capitalizzato in rete con un controllo e una conclusione che hanno freddato Montipò. Poi il nulla con gli ospiti che hanno gestito agevolmente il vantaggio rischiando anche a fine partita di raddoppiare con veloci capovolgimenti di fronte. Insomma la cura Gregucci non ha portato gli effetti sperati, anzi in casa il trend si è inverito e la Salernitana si sta mostrando fragile e vulnerabile anche tra le mura amiche. 

Sezione: News / Data: Sab 09 febbraio 2019 alle 13:00
Autore: Marco Esposito
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