ANALISI TATTICA: la vittoria di Colantuono, per il bel gioco ci sarà tempo...

E' stata la partita di Stefano Colantuono, l'ha vinta lui con le sue idee e il suo credo. Ha insistito col 3-5-2, nonostante le critiche ingiuste ricevute contro Palermo e Lecce. La Salernitana ha convinto pur non giocando bene, per il bel gioco ci sarà tempo.

Il tecnico di Anzio ha limato solo i dettagli, inserendo giocatori nei ruoli che nelle precedenti gare non hanno convinto. Gigliotti è stata una piacevole sorpresa, e non solo per l'apporto difensivo che ha dato ad una retroguardia sempre più collaudata. Il francese si è dimostrato risorsa preziosa sui calci piazzati. Non a caso da un suo angolo è nato lo splendido gol di Di Tacchio. Proprio il mediano ex Avellino è stata un'altra delle scelte di "responsabilità" del trainer romano, che ha accantonato Di Gennaro per questa "battaglia" per tenerlo fresco per la "guerra". La scelta di Anderson e la panchina per Jallow le altre mosse vincenti dell'allenatore granata. Un bicchiere da vedere, però, mezzo pieno solo per il risultato visto che la Salernitana ha palesato ancora una volta limiti della costruzione del gioco. Nel primo tempo il cavalluccio marino ha sfruttato un piazzato per passare in vantaggio e rompere la noia che aveva accompagnato i 10mila dell'Arechi per la prima mezz'ora. Nella ripresa l'ingresso di Jallow ha spaccato in due la gara: la sua velocità ha letteralmente annientato la difesa patavina che ha sofferto sul versante destro le sue accelerazioni. Dietro la lavagna è finito ancora una volta il reparto offensivo, al momento troppo sterile e privo di rifornimenti dalle corsie. Proprio le fasce saranno uno degli argomenti principali sui quali lavorerà Colantuono, visto che non si potrà sempre adattare un destro sul versante opposto. Casasola ha perso spesso tempi di gioco dovendo sempre controllare e rientrare sul piede preferito per mettere al centro traversoni non sempre precisi. Ma comunque il giudizio resta positivo, per migliorare ci sarà  tempo.