Non sono i versi della nota canzone di Gianni Morandi, ma un riferimento alle piogge di questi giorni che, per fortuna, non hanno rovinato lo stato del manto erboso dell’Arechi. In effetti, con la recente ultimazione dei lavori di rifacimento, è stato indubbiamente posto un fondamentale tassello per la buona riuscita della stagione dei granata, che potranno finalmente contare su di un terreno di gioco all’altezza della situazione e delle aspettative di tifosi e società. Infatti, quella del campo e delle infrastrutture sportive in genere è stato negli ultimi tempi un vero e proprio cavallo di battaglia, sia della dirigenza che degli allenatori che di volta in volta si sono succeduti in questi anni sulla panchina della Salernitana. Tutto vero, anche se talvolta la motivazione del manto erboso in rovina  è sembrato più un alibi, da parte del trainer di turno, per giustificare indecorose prestazioni della squadra. Risulta palese, infatti, che su quello stesso campo di gioco, inadatto quanto si vuole, ci andavano anche gli avversari, di certo non abituati a calcare campi inglesi. D’altronde non vanno nemmeno dimenticate le ancora recenti peregrinazioni all’interno della provincia per reperire durante la settimana un campo d’allenamento degno di questo nome, che hanno portato la formazione del cavalluccio a continue migrazioni e gli stessi calciatori granata a un’indecorosa fila per la doccia post-allenamento negli spogliatoi dello Stadio “Arechi”, a causa del mancato allaccio della rete idrica all’adiacente Campo Volpe. Tutte vicende che, ormai, è auspicabile facciano solo parte del passato, e che al contempo, sia chiaro, pongono fine ad una scusante spesso utilizzata dai protagonisti nel momento in cui i risultati iniziavano a scarseggiare. Insomma, le condizioni per una stagione esaltante, complice la campagna acquisti a grandi firme condotta dalla società, ci sono tutte: ai calciatori e al tecnico il compito di tramutare quanto di buono fatto in questi mesi da ruspe ed escavatori in gol e vittorie.

Sezione: News / Data: Sab 13 settembre 2014 alle 11:30
Autore: Francesco Ricciardi
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