Reduce da diverse settimane di stop forzato, l'Ascoli proverà a battere la Salernitana per coltivare il sogno play off. Vivarini tocca ferro: ogni volta che incrocia i granata le cose non gli vanno benissimo. Perse 3-0 con il suo Aprilia nel 2012 dicendo addio alla vetta della classifica, perse 2-1 a Pasquetta due anni fa subendo la condanna alla retrocessione aritmetica in Lega Pro, perse 2-1 anche nel novembre del 2017 per quella che fu, di fatto, una delle sue ultime panchine alla guida dell'Empoli prima dell'esonero in favore di Andreazzoli. L'1-1 dell'andata fu pagato a caro prezzo: i bianconeri giocarono bene (pur graziati dall'arbitro), strapparono un punto pesante nel gelo dell'Arechi, ma Matteo Ardemagni subì un infortunio molto grave e rimase fuori dai giochi per quasi due mesi e mezzo. Sarà lui a comporre la coppia d'attacco con Ciciretti, ma nel complesso è un Ascoli più competitivo rispetto al passato in ogni reparto. Partita speciale per Raffaele Pucino: fino alle 19:59 dello scorso 31 gennaio il ds Tesoro ha fatto di tutto per convincere la Salernitana ad accettare la proposta, ma l'ex Vicenza è stato considerato incedibile. Da riscattare anche i risultati degli ultimi anni: 2-2 nel 2016 (i marchigiani conducevano 2-0, pari di Bagadur al 95'), 0-0 nell'era Sannino e Salernitana che costruì qualcosa come 13 nitide occasioni da gol, 1-3 l'anno scorso con Gigliotti- difensore ascolano- incappato in una giornata disastrosa che favorì indirettamente la doppietta di Bocalon e la prima rete con il cavalluccio sul petto di Tiago Casasola. 1-1 anche in C1 (Guazzo, 15 tiri a due non bastarono ad espugnare il Del Duca), con Fabiani ds avversario che firmò per la Salernitana due mesi dopo. 

Sezione: News / Data: Lun 11 febbraio 2019 alle 23:00
Autore: TS Redazione
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