Già leader dentro e fuori il rettangolo verde pur avendo disputato una decina di allenamenti appena. Determinante ad Ascoli, incisivo col Benevento pur frenato dalla bandierina del guardalinee che si è alzata ingiustamente agevolando la vittoria dei giallorossi. Nell'intervista rilasciata quest'oggi a Telecolore, Emanuele Calaiò ha fatto capire anche ai più scettici di essere pronto a fare la differenza e a trascinare la Salernitana verso i play off: "Sembrava l'esordio perfetto quello col Benevento: ingresso in campo, esordio, rete nel derby. Peccato. Il gol sembrava regolare, fa male perdere. Ci siamo riscattati ad Ascoli, sono contento per la squadra che ha conquistato tre punti importantissimi e ora dobbiamo dare continuità ai risultati. Il Verona è un avversario tosto, ma la Salernitana ha tutto per dare fastidio a chiunque. In questa categoria la differenza sta nella continuità, altrimenti il campionato non lo vinci. L’Hellas è stato altalenante quasi quanto noi, anche lì c’è grande pressione e la tifoseria pretende la serie A dopo la retrocessione. La rosa è molto importante, in ogni ruolo hanno due giocatori uno più forte dell’altro. Ho bei ricordi dello stadio Bentegodi, ho già segnato con le maglie di Pescara e Napoli. Questo è il passato, ora penso al presente e al futuro con questa maglia:  mi piacerebbe, come fatto in passato, andare a vincere lì con la Salernitana”.

Calaiò parla con estrema sincerità della sua condizione fisica e lancia un messaggio a Jallow che, non a caso, è tornato a segnare dopo cinque mesi di astinenza: “E’ ancora presto per parlare di ritmo partita recuperato, sono al 50%. Gli allenamenti ti danno la condizione ideale, è da una settimana che sto lavorando con la squadra in modo completo. Col Benevento ho messo 20 minuti nelle gambe, un’ora ad Ascoli: il programma stilato con il mister e con lo staff sta procedendo nel migliore dei modi, ho trovato persone preparate. Non sono sciolto e disinvolto, ma entro 3-4 gare credo di poter essere al top per disputare l’intero match. Jallow? Tutti gli attaccanti che hanno giocato con me hanno fatto sempre bene. Non sono una prima donna, mi piace anche parlare con il mio compagno di reparto e sfornare assist. Lamin è un giovane molto interessante che va indirizzato nella strada giusta, la presenza in rosa di gente di esperienza gli permetterà di acquisire fiducia. Ha tratto benefici da me, in settimana ci siamo confrontati su tutto e ci conosceremo sempre meglio. Il futuro è dalla sua parte, deve migliorare sotto alcuni aspetti”.

Calaiò lancia un messaggio all'ambiente e torna sul derby col Benevento: “Ce lo siamo detti nello spogliatoio ad Ascoli: non ci sentiamo inferiori a nessuno! Si parla del Benevento come ammazza-campionato, ma senza l’infortunio di Micai sarebbe finita 0-0 e, anzi, avremmo anche potuto vincerla. E’ un torneo equilibrato, l’atteggiamento è fondamentale perché la prima può perdere con l’ultima. Ci vuole massimo rispetto per il Verona, ma i playoff sono alla portata della Salernitana. Per arrivarci occorre continuità non solo in casa, ma anche in trasferta”

Toccanti le ultime dichiarazioni, si inizia con una risposta ironica a chi aveva commentato sui social parlando di uno stato di forma non ottimale tanto per usare un eufemismo: “L'ironia dopo la prima foto ufficiale? Sotto la maglietta avevo una casacca con il GPS utile a valutare una serie di cose, se avessi avuto la pancia potevo anche smettere. Se a 37 anni gioco ancora in B vuol dire che sono un professionista. Devo dire che Salerno mi emoziona: ho voluto questa maglia a tutti i costi, mi sono riavvicinato alla mia famiglia e questa piazza è importantissima. Dopo sei mesi mi sentivo come un ragazzino all’esordio, questo è importante per me e per il mio futuro. Voglio fare grandi cose con la Salernitana, sto lavorando per essere al 100% e vedrete che mi divertirò”

Sezione: News / Data: Mer 20 febbraio 2019 alle 15:27 / Fonte: www.ilferraiuolo.it
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print