Titolava cosi ieri ‘La Gazzetta dello Sport’ relativamente alla situazione delicata vissuta dal Palermo Calcio, in attesa ancora una volta del secondo grado di giudizio in seguito alla sentenza del Tribunale Federale Nazionale della Figc che ne ha decretato la retrocessione in Serie C per presunti illeciti amministrativi.

“E come l’anno scorso, stessi problemi, stesso caos. […] una filiera di cui il nostro calcio sembra non possa più fare a meno. Sotto questo aspetto, la Serie B è una garanzia. Un anno fa, il presidente Balata e il commissario Fabbricini sbarrarono la strada ai ripescaggi. Ne seguì una lunga coda giudiziaria che alla fine premiò quella decisione, ma ad un prezzo politico altissimo per l’autonomia dello sport: il sottosegretario Giorgetti ne approfittò per sottrarre alla giustizia sportiva quel genere di controversie e consegnarlo alla amministrativa. Ora, per ironia della sorte, quell’invasione governativa viene sfruttata dal Foggia che chiede – e, per il momento, ottiene – giustizia al Tar. Una maledizione? No, il calcio se l’è cercata, un’altra volta. E se un anno fa si poteva addurre la necessità di ridurre il numero di club pro, ora davvero non si riesce a comprendere perché il Direttivo della Lega di B abbia deciso di cancellare i playout, salvando la Salernitana e attivando l’ennesimo cortocircuito. Possibile che Balata sia così debole da non riuscire a imporsi sui maggiori azionisti della B, che sono stati i suoi grandi elettori? I tifosi del Palermo ieri intonavano cori contro Lotito… quanto possiamo andare avanti così?”, scrive la ‘Rosea’.

Sezione: News / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 10:30
Autore: Antonio Siniscalchi
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