Intervenuto durante la trasmissione "TuttoGranata" in onda ogni giovedì su RadioMpa, il doppio ex Massimiliano Caputo ha presentato così il derby in programma domani pomeriggio allo stadio Menti tra la Juve Stabia e i granata: “La Salernitana deve prepararsi a una battaglia, campo e tifosi avversari renderanno il derby tostissimo. Se volessimo prendere in considerazione l'aspetto tecnico è chiaro che l'ago della bilancia pende a favore dei granata, ma queste gare azzerano tutto, contano grinta e voglia di vincere. Castellammare è una piazza caldissima e bisogna arrivare a questa trasferta assolutamente consapevoli di ciò che ti attende”

Caputo prosegue: “Il fattore Arechi conta tanto, ho sempre detto che può essere determinante. Ho seguito la vicenda del GOS ed è un peccato che i tifosi abbiano di non esserci. Conosciamo tutti i tifosi di Salerno e sappiamo quanto una curva piena possa incidere. Lasciare la squadra sola a Castellammare secondo me è un errore, a mio avviso dovrebbero andarci tutti e accompagnare i calciatori dal primo al novantesimo. Grazie alla gente spesso si tira fuori qualcosa in più, senza tifo la Salernitana perde tanto a maggior ragione in un derby e in un Menti infuocato. Prezzi? Spesso le società giocano sulla forza del popolo granata: sanno che in trasferta si muovono in migliaia e che hanno una fede smisurata".

E' stato designato l'arbitro Pezzuto, dati alla mano spesso amuleto per le squadre che giocano tra le mura amiche. Caputo la pensa così: “Se le statistiche parlano di arbitro casalingo…peggio ancora. E' un elemento che si aggiunge a tutto quello che ho detto prima. Bisognava scegliere un direttore di gara di maggiore spessore, che non si fa intimorire. E’ una partita di spessore, non sono gli anni di militanza in categoria che ti rendono adatto ad un derby. Per ogni intervento anche minimo ci sarà la protesta e la bolgia del pubblico, la speranza è quella che la terna non si faccia condizionare. Dall’atteggiamento sui falli “mezzo e mezzo” capiremo se Pezzuto avrà o meno il polso della situazione”.

Infine sui suoi ricordi a Salerno: "Nel primo anno arrivai per fare la serie C, però fummo ripescati e arrivarono giocatori come Bogdani e Bombardini. In panchina c'era Pioli, tutto sommato facemmo una buona annata specialmente grazie ad un ottimo girone d'andata. In D il fattore Arechi intimoriva gli avversari, se poi ci abbiniamo anche la nostra qualità il gioco era fatto ma non fu semplice. A Salerno ho anche preso il patentino da allenatore".

Sezione: News / Data: Ven 22 novembre 2019 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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