Da Lecce al Lecce. Avversario del destino. Dal gol d’un girone fa, che valse un pareggio di platino sui titoli di coda d’una notte sofferta, alla chance di tornare titolare per (ri)prendersi il centrocampo della Salernitana, e dimostrare che il “vero” Luca Castiglia non s’è ancora visto. Perché - ipse dixit - «il mio rendimento fin qui è stato deludente, e me ne assumo tutte le responsabilità, ma ho voglia di ripartire». Significa, in tempo di mercato aperto, che non andrà via? "Sono deciso a restare e metter in mostra il mio valore. Ovunque sono stato, fino ad ora, ho sempre lasciato un buon ricordo. Spero di farlo anche qui, in una città che vive di calcio". Vive di calcio e dà anche tante pressioni. Le ha avvertite o subite? "Impossibile non avvertirle. Venivo da un’esperienza, con la Pro Vercelli, in una piazza ch’era una grande famiglia. Salerno è legatissima alla propria squadra, porta mille tifosi in quasi tutte le trasferte, la Salernitana è pane quotidiano. Noi calciatori, è chiaro, percepiamo queste aspettative". E reagite come? "Ognuno ha un carattere, c’è chi ci è abituato, chi va aiutato, chi un po’ subisce e chi tira dritto senza problemi".

Sezione: News / Data: Mar 22 gennaio 2019 alle 12:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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