La dura legge del gol. Mancano ancora cinque giorni a Salernitana-Benevento eppure i riflettori iniziano già ad accendersi. Il monday night dell’Arechi illuminerà la terza giornata di serie B in un derby tutto campano che si preannuncia scoppiettante e nel segno dei bomber. Perché, se la classifica parla di una Salernitana a punteggio pieno e di un Benevento costretto ad inseguire a 4, complice il pari di Pisa all’esordio, sono i rispettivi attacchi ad essere sinonimo di spettacolo. Idee di gioco chiare, trame offensive spumeggianti e grande applicazione per arrivare al gol. Quello che nella carriera di giocatore ha visto “Super Pippo” Inzaghi innalzarsi a vera e propria leggenda, uomo d’area di rigore capace di stracciare record e vincere tutto. Però elemento distintivo della carriera da allenatore di Gian Piero Ventura, con una filosofia di gioco tutt’altro che difensiva e ricordato per i miracoli Bari e Torino in carriera.
Con il granata all’ombra della Mole, Ventura riuscì nella missione di sgrezzare il talento cristallino di Alessio Cerci. L’attaccante romano nel 2013-2014 realizzò 13 reti, ben 35 se si sommano quelle con l’allora gemello del gol Immobile. Cinque anni dopo, Cerciveste ancora il granata seppur all’ombra dell’Arechi e parte dalle retrovie, sperando di poter diventare presto un titolare. Perché per il momento Ventura ha nel tandem Jallow-Giannetti una delle certezze della sua avventura sulla panchina della Salernitana. All’Arechi per il momento si sono dimostrati un autentico fattore: con il Catanzaro in Coppa Italia ci pensò Giannetti ad issarsi a mattatore grazie a una doppietta, con primo gol arrivato con una deliziosa mezza rovesciata su assist proprio del gambiano. Contro il Pescara invece furono entrambi a timbrare il cartellino: Jallow realizzò la doppietta che indirizzò il match con successiva firma in calce di Giannetti, protagonista con una prodezza balistica. Affiatamento e soprattutto dinamismo: Ventura difficilmente rinuncerà al suo tandem, incrociando le dita però per un recupero a pieno regime di Giannetti e soprattutto in un presto ritorno di Jallow in città, dopo le fatiche, e qualche gol di troppo sbagliato, con il suo Gambia.
Dall’altra parte Inzaghi punterà tutto sullo spauracchio Massimo Coda (nella foto). Il grande ex vuole far male alla sua Salernitana dando continuità al suo score, dopo la prima perla stagionale infilata nel finale di gara con il Cittadella. Prodezze balistiche non nuove, con la fame di ritrovare quella serie A accarezzata due stagioni fa proprio lasciando Salerno destinazione Benevento. Quel triennale sottoscritto nel giugno del 2017 ora è agli sgoccioli, con l’attaccante di Cava de’ Tirreni che vuole convincere a suon di gol la dirigenza sannita a puntare ancora su di lui. Suo partner d’attacco quel Marco Sau, fiore all’occhiello del mercato giallorosso ma ancora a secco. E occhio alla sua tradizione positiva con la Salernitana: nei due confronti contro il club granata da attaccante del Cagliari, il bomber sardo ha sempre vinto. Nel dicembre 2015 fu sostituito qualche minuto prima del gol-vittoria di Tello che scatenò la maxi-rissa con le espulsioni degli allora granata Sciaudone e Rossi. Al ritorno Sau firmò il 3-0 che spedì il Cagliari in serie A e la Salernitana agli inferi dei playout, poi vinti con il Lanciano grazie anche all’apporto di Coda. Si chiamano “sliding-doors”.

Sezione: News / Data: Mer 11 settembre 2019 alle 13:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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