Uno dei temi di discussione più caldi tra i tifosi in questo primo scorcio di stagione riguarda l’indumento che per eccellenza contraddistingue ogni squadra, vale a dire la maglietta da gioco. Infatti, la divisa indossata finora dalla Salernitana ha sollevato svariate polemiche da un punto di vista strettamente cromatico, in particolare nel mondo dei social network (vero e proprio “Bar Sport” di inizio secolo). Si contendono il campo da un lato i “puristi”, secondo i quali il colore indossato dai calciatori quest’anno non è altro che un abominevole rosso porpora (per intenderci la tonalità della maglietta della Roma), e coloro che invece, senza andare tanto per il sottile, sostengono si tratti pur sempre di una diversa sfumatura di quel granata tanto faticosamente riconquistato con l’acquisto del caro vecchio logo. Senza voler entrare nel merito della questione, sebbene appare più che legittimo un minimo di innovazione nel materiale tecnico che non stravolga la tradizione, una cosa comunque appare certa: quest’anno non è stata riproposta la fortunata formula della passata stagione, quando fu consentito ai tifosi, tramite un sondaggio on line, di scegliere la maglia che avrebbero sfoggiato i propri beniamini in campo. Si trattò di un inedito (almeno in casa Salernitana) modo di avvicinare ancor di più i tifosi alla vita della squadra, tanto apprezzato proprio perché consentì ai supporters granata di esprimersi in prima persona su un aspetto così importante e “romantico”. In ogni caso, quella della scelta della divisa, non è rimasta un’isolata iniziativa di fidelizzazione dei propri sostenitori. Infatti, diverse sono state nell’ultimo anno le mosse che hanno caratterizzato una rinnovata politica di marketing e di promozione del brand “Salernitana”. In tal senso si segnala la realizzazione del nuovo sito web e delle pagine ufficiali della società su Facebook e Twitter, ma anche, ultima in ordine di tempo, la creazione del nuovo store on line per la vendita dei prodotti griffati cavalluccio. Al riguardo, però, salta subito all’occhio un dato. Se la Salernitana inizia ad aprirsi verso i propri tifosi attraverso l’uso delle nuove tecnologie, ancora troppo distante appare sul piano più strettamente materiale. Il riferimento è alla perdurante scarsità di iniziative in cantiere per avvicinare fisicamente la squadra ai suoi tifosi. Ciò può osservarsi in modo immediato con il numero ancora esiguo di allenamenti aperti al pubblico, così come con la cronica mancanza a inizio anno di una presentazione in città della nuova rosa, fino all’assenza di quella forma di contatto diretto con le nuove generazioni del tifo rappresentato dalla visita dei calciatori negli istituti scolastici e scuole calcio della zona. É pertanto legittimo attendersi di più dalla società sotto questo punto di vista. Infatti, non va dimenticato che il calcio è, o dovrebbe essere, praticato per il divertimento e la passione della gente e che nessun computer può restituire l’emozione di un contatto diretto con i propri beniamini. Ridurre le distanze tra la squadra e i suoi supporter e aumentare il coinvolgimento dei tifosi è, dunque, un obiettivo di primaria importanza per questa società e si attendono ulteriori iniziative in tale direzione. Fermo restando che il miglior modo di trascinare e legare a sé il proprio pubblico è quello di dimostrare sul campo di onorare e sudare la maglia. Rigorosamente granata, s’intende

Sezione: News / Data: Gio 18 settembre 2014 alle 20:02
Autore: Francesco Ricciardi
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