Un rapporto molto solido con la Salernitana e Salerno, di cui è “cittadino adottivo” per matrimonio. Tre stagioni in granata, una promozione in B conquistata ma soprattutto la sua firma sul blitz al Bentegodi contro il Chievo Verona, nell’ultimo precedente in terra veneta tra clivensi e granata. Andrea Bovo fu il match winner in una sera d’agosto 2015, contro un avversario di serie A.

Dici Chievo e pensi ad Andrea Bovo…

"Posso avere solo bei ricordi di quella partita. Una serata indimenticabile, venivamo da una promozione ed erano i primi impegni ufficiali della nuova stagione. Viaggiavamo sull’onda dell’entusiasmo per aver riconquistato la serie B. Dopo aver battuto il Pisa, superammo un altro turno di Coppa Italia ai tempi supplementari".

Dopo il gol al Pisa, la sua firma anche sul blitz del Bentegodi…

"È uno stadio che mi ha sempre portato bene, avevo già fatto diversi gol al Verona con la maglia del Padova, in derby particolarmente sentiti. Poi c’è stata la rete al Chievo, al 120’, che ci ha permesso di superare il turno, una grandissima soddisfazione a livello personale, ma anche per tutta la squadra, perché disputammo una grande partita contro un avversario di categoria superiore".

Adesso come arriva la Salernitana in casa del Chievo?

"In un buon momento, mi sembra un’ottima squadra, molto ben allenata e che potrà giocarsela per vincere. Poi sicuramente tra provare a vincere e riuscirci c’è tutta la differenza del mondo, ma ha le carte in regola per fare bene, pur tenendo conto di un campionato quanto mai equilibrato".

Come valuta questo campionato di serie B?

"Beh, tolte le ultime due in classifica (Livorno e Trapani), che vedo in netta difficoltà, chiunque può ancora ambire a qualsiasi obiettivo. Il Benevento ovviamente è già quasi in A, occhio all’Empoli, così come allo Spezia. Veniva dato per spacciato e invece sta volando e non si ferma più, il Frosinone sembrava aver perso terreno all’inizio e invece è lì".

Cosa successe invece a voi dopo la promozione in B?

"Fu un’annata sfortunata, la stagione negativa fu dovuta a diversi fattori. Forse fu smantellato un gruppo molto unito che aveva fatto benissimo l’anno prima negli ultimi giorni di mercato, e questo non aiutò, anche perché alcuni faticarono a integrarsi. Poi ci furono tanti infortuni, non eravamo partiti male in campionato, però verso metà stagione arrivò un calo importante".

Oggi è al Siena, ma resta sempre legato a Salerno.

"Assolutamente sì, una città dove ho vissuto benissimo e ho lasciato tanti amici. Quando torno è sempre un piacere, spesso prima dei ritiri estivi mi godo Salerno, vado a correre al Parco del Mercatello per tenermi in forma, oppure quando vado al mare mi alleno sulla spiaggia. Non seguo particolarmente le mie ex squadre, ma per la Salernitana ho fatto un’eccezione, anche “grazie” ai miei suoceri...".

Si entra nel vivo della stagione, chi può essere l’uomo in più della Salernitana?

"Gian Piero Ventura. E' un valore aggiunto in serie B, per esperienza, per conoscenza del gruppo, sicuramente un allenatore come lui rappresenta un valore aggiunto".

Sezione: News / Data: Sab 15 febbraio 2020 alle 21:30
Autore: TS Redazione
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