Presente ieri mattina durante la cerimonia di presentazione dell’album ufficiale della Salernitana, lo storico capitano Luca Fusco ha detto quanto segue visibilmente emozionato: “Fa enormemente piacere essere qua, le celebrazioni per il centenario proseguono e tutti quanti noi dobbiamo ritenerci fortunati ad aver indossato la casacca granata. Io, in particolare, ho rappresentato la Salernitana forse negli anni migliori del tifo: l’Arechi era sempre pieno, andammo in serie A giocando un grandissimo calcio e creammo un rapporto di simbiosi con la città e con tutta la piazza di Salerno. C’era un attaccamento speciale, tutti si identificavano nella prima realtà calcistica cittadina e anche in massima serie ci togliemmo delle belle soddisfazioni. Quando rivedo le immagini del gol di Vannucchi contro il Vicenza posso dire che mi viene ancora un po’di rabbia: eravamo convinti di esserci salvati, non avremmo meritato la retrocessione e un epilogo così amaro. Si consumò una tragedia immane, non mi va nemmeno di parlarne per non riaprire una vecchia ferita. Quello che posso dire che, chi ha disputato quel campionato, a maggior ragione spera che la Salernitana possa tornare quanto prima in una categoria che le compete per il blasone e la passione. Mio figlio? Ha 14 anni e non si perde mai una partita dei granata. Non l’ho dovuto nemmeno forzare nè obbligare, è un sentimento nato spontaneamente”. Del resto buon sangue non mente.

Sezione: News / Data: Gio 12 dicembre 2019 alle 22:30
Autore: TS Redazione
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