"Si conclude un viaggio bellissimo". Inizia così il lungo messaggio con cui Raffaele Palladino ha ufficializzato il suo addio al calcio, dando il via alla nuova vita da allenatore delle giovanili del Monza. Una carriera tra i professionisti iniziata da giovanissimo con il Benevento prima dell’avventura con la maglia della Salernitana, club con il quale 15 anni dopo Palladino ha anche rischiato anche di chiudere la sua carriera dopo il ritorno in granata di Angelo Gregucci. Quel tecnico che aveva avuto alle sue dipendenze la punta nella stagione 2004/2005, quando l’allora patron Aniello Aliberti mise le mani sia su Palladino che Benjamin, talenti di belle speranze della Juventus Primavera ed in prestito in granata per una stagione. «Arrivarono perché con loro dovevo affidare la guida tecnica a Gigi Pavarese su volere di Moggi. Noi però avevamo già Imborgia e decisi di tenerli entrambi. E feci bene», rivelò qualche anno fa l’ex presidente della Salernitana.

Mai scelta fu più giusta, perché nella sua stagione in maglia granata Palladino realizzò 19 gol in 42 partite, affermandosi come capocannoniere di una squadra 14esima nel campionato di serie B iniziato sotto la guida tecnica di Ammazzalorso prima del passaggio di consegne in favore di Gregucci. Indelebili negli occhi dei tifosi i gol con il Genoa, nel poker servito ai liguri all’Arechi, e con l’Ascoli, nel 2-1 firmato in tandem con Zaniolo che valse la salvezza. Salerno fu il giusto trampolino di lancio, con tanto di convocazione in Under 21 rimasti per anni l’ultima di un calciatore della Salernitana prima dei fiocchi azzurri di Palombi e Maistro, per una carriera che lo ha visto vestire le gloriose maglie di Genoa, Parma ma soprattutto Juventus. Il grande apporto fornito nella risalita del club bianconero dalla serie B alla A post-Calciopoli gli valse anche la convocazione in Nazionale a cavallo tra il 2007 e il 2009 con tre presenze all’attivo. Lo scorso gennaio, dopo il mancato ritorno alla Salernitana, la chiamata del Monza accettata con entusiasmo prima di imbattersi in qualche infortunio di troppo fino alla scelta di appendere scarpe e fantasia al chiodo per intraprendere la nuova avventura da allenatore delle giovanili del club lombardo.

Sezione: News / Data: Ven 11 ottobre 2019 alle 22:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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