"Sai chi è quel giocatore che..." e tutto lo stadio ad esaltare un calciatore che ha fatto benissimo a Salerno. Quando si gioca a Brescia, la mente vola a quella doppietta che, di fatto, ha regalato l'ultimo successo in terra lombarda. Intervistato durante la trasmissione TuttoGranata, Daniele Pasa si è espresso così: "Non dimenticherò mai la piazza di Salerno, mi hanno trasmesso un affetto incredibile e ci facevano capire quanto amassero la maglia. La canzoncina la ricordo a memoria così come la doppietta sul campo del Brescia. Emozioni uniche, fu l'esordio in trasferta in campionato dopo la promozione e ci tenevamo benissimo a partire con il piede giusto. Peccato che retrocedemmo dopo lo spareggio contro il Cosenza del povero e compianto Marulla"

Sull'attualità: "Seguo la Salernitana, ma in generale tutto il campionato di serie B perchè mio figlio gioca nel Cittadella. Lì hanno grande organizzazione, a certi livelli la competenza fa la differenza e poter contare su un mister bravo come Venturato e su una dirigenza attenta e capace di individuare elementi validi permette ai giovani di crescere senza difficoltà. Dai granata, invece, tutti ci aspettavamo qualcosa di più e il mio auspicio è che Lotito capisca che rappresenta una piazza di primo livello allestendo in futuro organici da promozione diretta"

Si parla poi delle cosiddette pressioni e si chiede a Pasa se, paradossalmente, un ambiente come Cittadella possa garantire maggiori risultati rispetto ai 15-20mila dell'Arechi: "Sono discorsi relativi, tutto dipende dalla personalità di un giocatore. C'è chi può scendere in campo a San Siro, a Salerno con 40mila spettatori o fa fatica anche in contesti sereni. Io credo che le pressioni siano fisiologiche quando rappresenti una maglia prestigiosa, in quel momento sono fondamentali la società e l'allenatore che devono incidere sulla mente del giocatore. A mio avviso Salerno trascina, non influenza in negativo. Ho vissuto anni importanti in cui la gente era presente e ci sosteneva, ovviamente nutrendo grosse aspettative. Mi auguro, come detto, che Lotito capisca quanto sia bello rappresentare la Salernitana e che investa sempre di più. Futuro? Mi piacerebbe molto se mio figlio giocasse per la Salernitana, mi stabilirei lì per qualche tempo per godermi la città e la piazza. Spero di essere presente il 19 giugno per festeggiare con voi!"

Sezione: News / Data: Ven 19 aprile 2019 alle 15:00
Autore: Ugo Baldi
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